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Aggiornato: 6 giugno 2025


Vi sono stupende teste artistiche tra quei frati francescani di Ara Coeli, che, mezzo sepolte nella tonaca, somigliano a un blocco di travertino romano che esca di terra, con una iscrizione mezzo cancellata; vi sono teste che paiono di bronzo, altre voluminose come quella dell'imperatore Claudio, e faccie piene come quella di Nerone. E basti delle prediche dei bambini.

«Riscuotiti, o gigante! Strappa a' tuoi carnefici quelle squame dorate che finora ti abbagliarono la vista. Schiaccia sotto il forte tallone le teste dell'idra. Sperdi nel fango le bave velenose!... Guai se una sola testa uscir

Farai collocare tutte le teste dei visi bianchi sulle porte di El-Obeid, onde tutta la popolazione possa vederle.

E la domenica in Duomo? Sempre, sempre passeggiavo sotto le arcate ricordandomi le espressioni della mia lettera, le espressioni della sua: e pensando che avrei studiato, e che avrei fatto.... In questi giorni studio in Biblioteca: e ogni sera, su nel mio studio, guardo le teste da morto e poi guardo il suo ritratto. L'ho veduta ieri dopo pranzo alle 7 1/2. Tre volte l'ho veduta.

Noi stavamo seduti in circolo attorno un paniere con pane e berberia, e i servi allungando le braccia sopra le nostre teste tenevano sospesi al centro questi roast-beef di nuovo genere, dai quali ognuno andava staccando le proprie porzioni con un coltello.

Quando voi credete che lo zingaro apra la bocca di questa povera bestia per mostrarvene i denti cui ha testè segati per dissimularne l'et

DON FLAMINIO. O che vi fussero o che non vi fussero, poco importa. LECCARDO. Dico che non vi erano; e dicean che son caldi per natura e che arebbono fatto male al fegato. DON FLAMINIO. Vorrei che ragionassi del fatto mio. LECCARDO. E del vostro fatto si ragiona: a voi tocca. Ché si vi fusser stati piccioni, non arei mangiato teste di capretti.

Le due terminazioni 19 settembre 1404 e 29 settembre 1405, di cui ho riportato frammenti quando testé feci parola delle monete di Vicenza, ricordano pure le veronesi.

Allora tutto quell'arruffio di piante arrampicanti, avvinghiate alla balaustra, s'agita, freme, i fiori oscillano, rizzano le pendule teste sui rami curvati ad arco. Anche loro vogliono vedere: come lui.... Perchè?... Cosa importa ai fiori delle fatali ore umane?

Le teste? esclamai io inorridito. Come piace a vostra Maest

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