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Aggiornato: 1 giugno 2025


Le differenze fra i sudditi doveano essere composte ed appianate dal console, che avea pure autorit

E che sia una falsa apparenza il crescer la moneta forastiera per fare abbondare il Regno, o permettere che corra per moneta valutando la manifattura di zecca, anzi che operi il contrario e faccia danno alle ragioni del prencipe, e possa essere occasione o, per dir meglio, causa di danno de' sudditi e, in consequenza, universale, e disconvenga per ogni ragione, sará chiaro facilmente.

Il re di Piemonte, il re di Napoli, il duca di Modena e la duchessa di Parma aveano sparso il sangue dei loro sudditi. L'Austria non imitò in questo il loro esempio. Ed ecco il perchè si può dire ch'essa non fu crudele. Ma è egli d'uopo spiegare il perchè non si può encomiarla per clemenza?

Potessero i suoi sudditi assorbire un pochino del suo buon senso, tenersi in pace e capire qualcosa dei beneficii della civilt

Può causare danno a' suoi sudditi universale con occasione di possere essere defraudati, o con malizia o senza, dal prencipe forastiero; come, per esempio, mentre corre nel paese dell'altro prencipe la sua moneta, il prencipe della moneta, o con malizia o senza, bassa la lega.

Il console erigeva gli atti verbali nei casi di getto ed in tutti gli altri nei quali veniva richiesto dai sudditi; eseguiva gli inventari, gli atti di morte; ricevea testamenti; e dava forza legale, come pubblico notaio, ai contratti stipulati alla sua presenza.

A questo diniego inatteso io mi sentii venir meno, e trovai appena la forza di aggiungere: se io stesso devo mostrarmi a' miei sudditi.... se posso arringarli io in persona, non dispero di convincerli della verit

E perché anche uno per cento basta loro, mentre ponno almen due volte il mese replicar il cambio, perciò comprano piú care le doppie, onde queste crescono di valuta; il che tutto è in danno de' sudditi di quel principe che ha mal regolate le sue monete.

38 Tutti i sudditi tuoi, morendo, privi de la speranza, un ben che sol ne resta. Spero che n'abbi a liberar, se vivi, e trar d'affanno e ritornarne in festa. So che, se muori, si

Se dunque un principe vuole che le proprie monete d'argento e d'oro siano accettate da' popoli stranieri, sicché possano i sudditi aver commercio con essi, non può egli valutarle se non giusta l'interna bontá e valore: altrimenti gli altri principi non vorranno giá ricevere allo stesso prezzo l'argento fino e quello di bassa lega, i mercanti forestieri vorranno ricevere moneta che, a spenderla nuovamente in altri luoghi, porti discapito.

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