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Aggiornato: 5 giugno 2025
E, dicendo queste parole, ella si staccò dallo stipite e si appoggiò tutta su me con una di quelle sue movenze indescrivibili in cui era quanto di abbandonata dolcezza la più femmina delle creature può emanare verso un uomo. Bella! bella!
Ma ora, davanti a lei, luminoso e romoroso, il Corso Appio quasi la irrideva: alcune donne ridevano forte sulla soglia d'una bottega, un cuoiaio canticchiava presso alla sua, appoggiato allo stipite, e con un cicaleccio allegro, parlando di cose vane e giovanili, sbucavano da un palazzo tre o quattro fanciulle e passavano. Sì, sì! ella fece, disperatamente È volont
Addossato allo stipite della porta mi sentivo quasi male. Ah, la vita, la vita! Povero ercole! E ora comprendeva egli la sua condanna?... Chiusi gli occhi. Rividi, come in un sogno, Giffuni, la piazzetta del mercato, la grande baracca, quelle viuzze malinconiche e anguste.
La fanciulla s'abbrancò allo stipite per non vacillare; e rispose, impallidendo: Va bene, glielo dirò. Poscia si fece forza, e uscita rapida in giardino, entrò in casa, risalì nella sua camera.
E maledetto sia,» replicò egli guardando dietro al garzone, il quale se n'andava che nè anche il vento: poi, per incantare la noja del far la sentinella, sedutosi s'un muricciuolo daccanto alla porta, diede occhio alla serpe viscontea che era dipinta quivi sur uno stipite, e zufolando la guardò beffardamente. Gi
L'ho comperato apposta stamattina per averlo più fresco, e due volte sono uscito di casa senza ricordarmi di prenderlo nè la prima, nè la seconda volta. Per cui ho dovuto risalire una terza volta le scale al buio e quasi mi rompo il naso nello stipite dell'uscio. Ah vecchio giovinastro! tu hai bisogno di prender moglie.
Sopra lo stipite della porta un Cristo condotto in marmo di mezza figura apriva le braccia in atto di favellare all'ospite dolente, trasportato l
Ma egli non è di questo conte Ugo, capo stipite dei signori di Roccam
Massimo restò appoggiato allo stipite della porta aperta, col cappello in mano, rigirando il suo bastoncino di ebano fra le dita, tranquillo adesso, abbandonandosi al minuto che passava, senza pensare ad altro.
In questo punto una dolorosa esclamazione ci fe' voltar tutti e tre. Don Luigi era lì dietro a noi appoggiato allo stipite dell'uscio. Aminta s'interruppe a mezzo del suo sfogo e chinò il viso rosso dalla vergogna. Il curato si fe' innanzi, gli pose una mano sulla spalla. È vero, ho fatto male, compatiscimi. Egli era pallidissimo: la sua voce tremante rivelava l'interna battaglia degli affetti.
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