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Aggiornato: 1 giugno 2025
Il toro della quarta corsa era un animale basso e tarchiato, con le corna spaziose, che mal difendevano la sua vasta cervice. Il pubblico, a suon di fischi, cercò di protestare il toro, come inetto al combattimento. Ma Gallo, cui spettava l’onore della quarta corsa, interruppe le proteste, sollevando invece grandi applausi con tre o quattro «veronicas» davvero sorprendenti.
Mi duole veder questo signore così contrario ad una riparazione. E l'ufficiale aggrottò alquanto le sopraciglia. Il conte, benchè si sentisse tratto a temere più di lui, lo rassicurò invece. Donna Livia lo avrebbe certamente approvato. Ella, se anche i figli dei cavaliere dell'Isola avessero rinunciato, non avrebbe permesso che il duca conservasse a lungo ciò che loro spettava.
E poichè non trovavate in voi potenza o diritto d'iniziativa, dichiaraste solennemente più volte che l'iniziativa spettava tutta intera al popolo, e che il popolo solo, emancipato il territorio e finita la guerra, avrebbe discusso e deciso, raccolto in assemblea costituente, intorno alle forme che dovrebbero reggerne la vita politica.
Ai governatori delle armi spettava un certo numero di lance spezzate costituenti una piccola guardia del corpo. Successivamente però questo diritto andò modificandosi e si trasformò, sul finire della Repubblica, in una specie di indennit
Il principe sì leggero, sì lieto per natura, di umore sì vivace, rifletteva alla parte di giudice che gli spettava, con una calma, una seriet
Il primo a rompere il silenzio fu Lorenzo Salvani, a cui come primo padrino del Collini e per cagion sua costretto ad incrociare il ferro col marchese di Montalto, si spettava più che ad altri il parlare. Voi qui? diss'egli, con accento da cui trapelava tutto lo sdegno dell'anima. E che cosa venite a fare?
Considerava poi come e quanto dall'esito della vicina battaglia, dipendesse l'assoluta destinazione del resto del viver suo per quanto spettava la figlia del Bentivoglio, signor di Bologna, il quale, se Francia avesse trionfato, com'era a presumersi, mai non sarebbesi indotto, nella speranza di più alti destini, a concedere la propria figlia ad un semplice gentiluomo.
Un ruolo annuale a stampa, qualche giorno prima della festa, indiceva l’ordine da tenersi nella processione ed il posto che a ciascuna maestranza spettava. Chi voglia oggi trovare la ragione dell’ordine, dovrebbe indagare le origini delle singole Maestranze, la loro natura, le loro vicende, il dividersi, il fondersi, il trasformarsi loro, i privilegi e gli abusi che ne accompagnavano l’esistenza.
Aloise, era al pari dell'Assereto uno schietto amico, un gentiluomo, un vero uomo; per giunta si chiariva esser egli l'unico protettore naturale, autorevole, della fanciulla; a lui dunque si spettava la custodia dell'arcano. Le quali cose meditate, e diremo quasi librate sulla bilancia, Lorenzo Salvani diè di piglio alla penna, per scrivere una lettera ad Aloise di Montalto.
33 Il nome mio fu Astolfo; e paladino era di Francia, assai temuto in guerra: d'Orlando e di Rinaldo era cugino, la cui fama alcun termine non serra; e si spettava a me tutto il domìno, dopo il mio padre Oton, de l'Inghilterra. Leggiadro e bel fui sì, che di me accesi più d'una donna: e al fin me solo offesi.
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