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Aggiornato: 27 maggio 2025
Io non ti ho mai detto che Duccio Massenti lo conosco da dodici anni e lo rammento benissimo. Era sul lago lo stesso giorno e la stessa ora in cui tu sei venuta a trovarmi; è ripartito per Sonnenberg, dove tu villeggiavi, ventiquattr'ore dopo la tua partenza. A Sonnenberg tu eri con lui.
E con maraviglia s'accorse che ogni altro elogio della contessa le moriva sul labbro, e un beffardo spirito le fischiò all'orecchio che la mamma, poveretta, era a Sonnenberg, con Duccio Massenti. Tu non sei come la mamma, seguitò Bruno. Tu non sei una donna. No? chiese Nicla stupita. E che sono allora? Tu sei una ragazza, come me.
Fece notare a Duccio la smorfia del primo barcaiuolo che ad ogni puntata torceva la bocca, e dichiarò che la bandiera a poppa, gialla a scacchi azzurri, era di pessimo gusto. Domandò s'egli sarebbe tornato ancora a Sonnenberg, se vi sarebbe rimasto a lungo, e chi vi avrebbe trovato; scherzò volubilmente, rise quando s'accorse che Duccio stava per parlare con gravit
Duccio e Clara Dolores s'eran dato convegno a Sonnenberg, e di l
Le ho detto di star lontano da questo villaggio, sapendo che non si sarebbe divertito. E confessi, infatti, che a Lucerna.... A Sonnenberg, precisò Duccio. È un poco più su di Lucerna, e vi si arriva con la funicolare. A Sonnenberg si sta meglio, lo confessi! concluse Nicla.
Penso al nome, egli rispose, perchè la mamma me lo ha detto.... Non ci pensare. Il nome lo troveremo. Dirami: ci si va con la funicolare? Sì, con la funicolare! consentì il fanciullo. Nicla tacque un istante, poi annunziò: Sonnenberg!... È Sonnenberg? Sì, sì, sì! gridò Bruno, battendo le mani. Proprio! Me lo ha detto la mamma! Come hai indovinato?... Tu indovini tutto?...
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