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Non chiedo pietá né perdono: usate meco le vostre raggioni, datemi tanti supplici quanti ne può soffrir un reo. Vuo' con presta e vergognosa morte purgar gli errori che per me son avvenuti, ché i fatti dell'onore ricercano testimonio d'un chiaro sole.
La governante gli tagliò la manica dell'abito: trovò la ferita larga ma non pericolosa, ed assicurò il duca che fra qualche giorno sarebbe cicatrizzata. Lo medicò benissimo, indi si ritirò. Vi fa soffrir molto quella ferita? domandò donna Livia. Così.... sapete a che pensavo mentre quella vecchia mi medicava? Non saprei....
Ciò far tu pria dovevi; da quel punto, in cui t'increbbi: eri men crudo assai nell'uccidermi allor, che in darti a donna, che amarti mai, volendo, nol sapria. Io ben potea tutto, o Neron, tranne il mio onor, donarti; per te soffrir, tranne l'infamia, tutto... Niun danno a te fia per tornarne, io spero,... dal... mio morire.
LECCARDO.... È forse che debba soffrir cosí miserabil vita per i grassi bocconi che m'ingoio: una insalatuccia, una minestra de bietole come fusse bue? bel pasto da por innanzi alla mia fame bizzarra!... LECCARDO.... Digiunar senza voto? forse che almeno una volta la settimana si facesse qualche cenarella per rifocillar i spiriti!...
Padre e madre non più, nè creatura nata da te, nè alcuno che ti tocchi da presso, nè rimpianto che i ginocchi ti spezzi, nè desio di cosa impura?... Allora va. Sul vertice più eccelso della montagna, che somiglia un grido pietrificato verso Iddio, tu il grido ritroverai del tuo soffrir più eccelso.
PILASTRINO. Non è 'l mio, come il loro, una fraschetta che non vede e non ode e porta l'ali per fuggirli di man, quando gli ha dato qualche percossa; né porta saette o dardi da impiagar; né a' suoi suggetti porge se no piacere; e dentro ai petti non mette fuochi o fiamme; anzi, egli stesso le vuol soffrir, per non le dare a noi.
Giovinette ardenti, donne all'amor crëate, Da una stolida legge a soffrir condannate, Non sognaste voi forse il gaudio d'un istante Ricordando il profilo d'un maschio sembïante? O superbe matrone, dalle vesti scollate, Che parlate d'onore e di virtù parlate, Io sorrido al severo vostro piglio glaciale Perchè so che i viventi hanno un nemico eguale!
Soffrir?... soffrire è vivere: è la vertigin muta, La volutt
Non temete nulla per alcuno. Verremo soli, travestiti, nessuno soffrir
Dietro a queste tre inseparabili potenze tenevano il campo cinque o sei signori, alcuni in piedi, altri seduti, facendo le spese della conversazione: due preti: un consigliere; e un zio materno della padrona di casa, uomo ricchissimo, che sputava tondo e non poteva soffrir contraddizioni: e presso al muro, nella penombra, quali astri minori, due persone di mezza et
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