Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 2 maggio 2025


Il popolo scarrucolato dette di fuori; irruppe in violenze, e peggio, e fu allora, che il Guerrazzi chiamato dal Governo si adoperò a sedare gl'infelloniti e ci riuscì.

Abbiamo accennato di Luigi XII, che aveva ripreso Genova, ribellata al suo alto dominio; e dobbiamo dir brevemente come fosse andata la ribellione. Al tumulto del luglio, ove il capitano Fiesco, andando a casa sua col miglior proposito del mondo, aveva fatto uno sproposito[tn362] madornale, altri n'erano seguiti, non più potuti sedare dal luogotenente Roccabertino, dal governatore di Ravenstein; i quali, lasciato Galeazzo di Salazar con un buon presidio nel Castelletto, dominante la citt

Io non so come giungessi a sedare quel tumulto. La fermezza del mio contegno e quella de' miei ministri sento il dovere di rendere loro questa giustizia riuscirono a poco a poco a ristabilire un po' d'ordine nella adunanza. La minaccia di far sgombrare la sala da un mezzo pelottone di Denti neri ottenne il suo effetto.

Plochiù, il generale comandante della spedizione eletta a sedare la rivolta, prima di ricorrere ai mezzi estremi, esitava, temporeggiava, attendendo rinforzi. Verso le cinque pomeridiane, in luogo delle truppe arrivò un telegramma. Il generale lo lesse esprimendo cogli accenni del capo la più viva soddisfazione: Assemblea generale in seduta permanente delibera ed ordina nessuna resistenza movimento anarchico generale passi la volont

Il colonnello Trivulzio dovette sedare energicamente un principio di tumulto fra gli arditi che accalcati nelle strette gole di Serravalle erano impazienti di partire, battersi, inseguire. Gridavano al tradimento, si dichiaravano sacrificati ad altri reparti privilegiati.

Morta! morta! gridavano le donne. Uccisa dalla menzogna! ruggì l'Albani insorgendo e accennando al Gran Proposto. La prova galvanica! la prova galvanica! urlarono mille voci dall'emiciclo. Il Presidente degli Anziani sollevò la mazza di primo ammonito per sedare il tumulto.

È l'illustrissimo signor conte Mandello che è venuto in palazzo a sedare il tumulto, rispose il servo. Allora l'uscio fu aperto, e il conte entrando vide una camera assai poveramente addobbata, una vecchia fantesca in piedi, e la contessa seduta. Nella camera non c'era che una tavola, due seggiole, un inginocchiatojo, un Cristo in croce e un grosso libro nero.

Le ultime parole erano state pronunziate a stento; la voce veniva mancando alla signorina di Charmory, e ad un tratto, ricadendo sul divano, ella aveva cominciato ad ansimare affannosamente, tutta la sua persona era stata scossa da un brivido nervoso come per l'invasione della febbre. «Maxette... Maxette, bambina mia!...» aveva esclamato la contessa, chinandosi premurosamente su di lei, tentando di sollevarla, di sedare quella scossa inattesa.

Partito che fui dal Duca di Lodi e giunto alla mia casa, ritrovai un commesso del giudice di pace Banfi, che mi disse essere quel giudice premuroso di parlarmi e che a momenti sarebbe giunto. Mi trattenni pertanto nel portico senza montare le scale e pochi momenti dopo venne il giudice. Dissemi aver bisogno di me, ed instò perché mi portassi seco alla casa del ministro Prina, ove il popolo si affollava minaccioso. Credeva egli essere questo il solo e piú prudente partito per sedare il tumulto, ragionando su ciò che al Senato era accaduto e supponendo che il popolo non si sarebbe inoltrato di piú quand'io mi fossi presentato. Ma non trovandomi io piú in abito di senatore, ma vestito nel modo consueto e comune, non credetti dovermi esporre con troppa facilit

Parola Del Giorno

nell'ignobile

Altri Alla Ricerca