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Aggiornato: 11 luglio 2025
Eppure, Loreta, è una storia ben triste anche questa: così triste che potrebbe valere un'espiazione. E conviene che voi la conosciate. Forse allora sentirete che io fui più degno di commiserazione che di rancore o di sprezzo.... La voce di Alvise s'era fatta supplichevole e sommessa ed aveva un accento che non poteva ingannare. Io non vi chiedo delle giustificazioni.
Il tenente Ravizza aveva meco un vecchio rancore; ma, del resto, viene dalla bassa forza e ne ha conservati tutti i modi. Senza la sua provocazione troppo palese, nulla sarebbe accaduto.... Infine, qualunque sia la condizione di una donna, quando è anche momentaneamente, per caso, con noi, ogni gentiluomo ha il dovere di ottenerle da tutti il rispetto.
Se il risultato non è stato quello che voi più di tutti mi facevate sperare, io non ve ne serbo rancore. Anzi... desidero di remunerarvi largamente... molto largamente.... Pietro Margherita Fabrizio ... Anche perchè... mi avete resi tanti altri favori.... Pietro Servigi sempre. Fabrizio ... e il vedervi, proprio ora, ridotto in queste condizioni.... Pietro Agli estremi! agli estremi! Fabrizio
Si poteva fare molto cammino su quella traccia che il caso metteva dinanzi alla immaginazione di Gino. Ma egli doveva difendersi dalle incalzanti argomentazioni di suo padre. Ma che significa tutto questo amore così tardo dei signori Baldovini per me? domandò egli, scuotendosi, e mostrando un rancore che non sentiva in cuor suo.
E quando si parla così con un esercito corrispondente ad una popolazione di centoventitrè milioni, quattrocencinquantaseimila settecentottantanove abitanti, tutti vi lasciano in pace. Le relazioni diplomatiche furono alquanto fredde per un po' col Reame d'Exibo, ma il tempo fece miracoli, ed attutì tale rancore.
A che proposito queste insolenti invettive? Senza rancore, mio caro Fabio. Non è che io biasimi la tua ipocrisia, perchè finalmente io pure sono tinto della stessa pece. Ho voluto soltanto dirti, che non ist
Che vuoi fare, Mortella? Mortella. Chiamami piuttosto Mortina omai, come fa la Rondine quando è tenera, e non sa perché. Giana. Sei strana. Mortella. Sapresti tu cadere con la faccia contro terra? Giana. Sei come fuori di te. Mortella. Sì, è vero: fuori di me e di tutto. Giana. Ma parla almeno. Che sai? Mortella. Non so nulla, e indovino tutto. Giana. Da che ti viene questo rancore implacabile?
Nello infatti di null’altro si era occupato per via che di trasfondere nel parente il proprio rancore. Gli faceva sentir tutta l’onta riversatasi sulla famiglia per la repulsa della mano della Vergiolesi, e conchiudeva doverlo aiutare ad averne vendetta; non foss’altro, diceva, per essere stato a lui preferito un Sinibuldi, consanguineo di coloro che s’erano macchiati del sangue del fratel suo.
Ella subito l'interruppe. No, conte, non incolpate alcuno. Per quanto grandi sieno stati i miei dolori, nell'anima mia non esiste alcun rancore. Voi avete saputo perdonare, Loreta?... Perdonare.... a tutti?...
Penso che per questi imboscati il fronte temibile è Milano con la nebbia per nemico. Senza rancore, continuo ad ascoltare.
Parola Del Giorno
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