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Aggiornato: 28 giugno 2025
Il suo grido finale poteva ben essere l'ultima parola di un problema, di cui studiava le premesse da lungo tempo, l'ergo di un sillogismo che era costato, Dio sa quante veglie e quante preoccupazioni. Però chi lo sa? Il conte di Nubo non era comunicativo sulle sue evoluzioni psicologiche.
Ma era poi leggierezza, non curanza, quella del dottore conte di Nubo? Eh! eh! Maud andò a letto, ma non chiuse palpebra per tutta la notte. Ella sollecitava più che mai il momento di volare presso suo marito, onde metter termine a questi odiosi rumori. L'indomani, per buona ventura, il dì sorse bello, e Maud contemplò la vita al colore dei raggi del sole.
Ella ritornò la sera, portando un numero del Corsaire, nel quale si raccontava, che il dottor conte di Nubo era partito per la Svizzera e che il dottore Pinel l'aveva rimpiazzato presso della principessa di Lavandall, la di cui ragione dava segni di smarrimento funesto dopo una lettera ricevuta dalla Russia. Maud, profondamente abbattuta, gettò il giornale nel fuoco.
Un mese dopo, il dottore di Nubo ritornava dalla Svizzera, e portava la notizia, che il principe di Lavandall, avendo tentato l'ascensione del Monte Bianco, era caduto in un abisso di ghiaccio, da cui non lo si era potuto cavare. Era un accidente, un suicidio, ovvero...? Il dottore lo accompagnava! Il conte Alessandro divenne il principe Alessandro di Lavandall.
Tutto codesto è vero intervenne a dire il conte di Nubo. Il povero conte francese ha rifiutato la mano della sua figliuola al ricco principe russo. E questi corre le poste in questo momento sulla strada di Marsiglia. Che occorse egli fra quei due uomini? Alcuno nol sa; neppure la fidanzata. Alcuno nol sapr
Sempre la stessa! Lo vedrò domani si disse ella. Ed invocò il sonno, che non venne. Domani! L'indomani, alle 6, il principe ed Ivan erano partiti dal palazzo e galoppavano sulla strada di Parigi. Alle 7, erano alla porta del dottore di Nubo. Alle 8, alla Porta Maillot. Una carrozza, dalla livrea e dalle armi dal conte Alessandro, li aspettava.
Il dottore di Nubo, a cavallo, accompagnato da una guida, se ne andava a visitar le montagne. Traversava la piazza pubblica della cittaduzza. Una banda di zingari ostruiva la via, circondata da una folla grande di curiosi cui aveva attirata.
Sergio corse alla camera di Regina, l'infraperse.... e fuggì. Il dottore di Nubo, istruito dell'avvenimento, arrivò quindi a poco. Egli entrò nella camera dove era il cadavere, innanzi al commissario di polizia. Il commissario leggeva la lettera di Regina. Il dottore indovinò tutto, di un sol tratto, di un solo sguardo, ed uscì.
No: e' non vedeva nulla di tutto codesto, nè altra cosa. Un'idea aveva traversato la mente del dottore di Nubo come un lampo nel fitto della notte. E s'io m'impossessassi di questa potenza? brontolò egli alla fine. E dette ordine alla guida di tornare immantinente a Nicastro.
Il dottore irradiava internamente. Conte di Nubo disse il principe vi sentite voi capace di parlarmi francamente, da gentiluomo e non da dottore, che si crede obbligato di adoperare la speranza e quindi la menzogna come un mezzo di terapeutica? Se l'esigete, principe, io sono pronto. Ebbene continuò il principe voi vedete a che stato ne sono ridotto. Io lo sento, meglio pure che voi nol vediate.
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