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Il montanaro era partito con un signore inglese una mattina all'alba, per una gita che dovea durare tre giorni, ma quando fu il terzo giorno, la moglie cominciò ad essere inquieta non vedendolo ritornare; essa ogni tanto usciva dal suo casolare per contemplare il cielo grigio, e le montagne che erano tutte coperte da una nebbia fitta, e nel vedere quel cattivo tempo, si sentiva stringere il cuore, perchè temeva qualche sventura.

Hai tu ancelle? sospirò il montanaro, quasi emettendo un alito di fuoco. Il sorriso dell'amore è più bello fra l'armi. Vedi le mie conquiste! Ho egiziane, numide, maure e gote, arabe, spagnuole, provenzali, serpenti contìnui di continue volutt

Il montanaro non si mosse se non allorchè la vidde assai dilungata, e dato uno sguardo tutt'all'intorno si pose a riparo dalla fitta pioggia sotto la merlata della torre. Poco appresso però, lungo le mura del forte, Pincio sbucò sul foro e a lesti passi risalì alla volta della montagna.

Quando il montanaro, prima di partire, volle salutarla, ella chinò il capo ardente di vergogna. Non era dessa una cosa sola con sua sorella? Chi avrebbe ora potuto guardarla senz'onta? Addio! disse finalmente, coprendosi gli occhi con ambedue le mani; e sentì, sentì distintamente che una parte di lei era gi

Allora il montanaro, facendosi pensoso e sciogliendo il fardelletto, mostrò una creaturina gi

Il Montanaro di Nesso, apertasi col Sarbelloni e gli altri uomini d'armi Mussiani la strada sino al lago, invece d'unirsi col

Era un mantello da montanaro andaluso, fatto per portarsi a cavallo, della forma d'un rettangolo, con un'apertura nel mezzo per farci passar la testa, ricamato in lana di vivi colori lungo i due lati più corti, e intorno all'apertura.

ditemi, acciò ch’ancor carte ne verghi, chi siete voi, e chi è quella turba che se ne va di retro a’ vostri terghi». Non altrimenti stupido si turba lo montanaro, e rimirando ammuta, quando rozzo e salvatico s’inurba, che ciascun’ ombra fece in sua paruta; ma poi che furon di stupore scarche, lo qual ne li alti cuor tosto s’attuta,

E il povero diavolo, il povero montanaro, il povero poeta di Crodarossa, capiva che era stato matto nelle sue speranze, ridicolo nelle sue pretese, ingiusto nelle sue collere!... La guardava, la guardava sempre, ma l'occhio suo diventava più mite, più tenero; svampava, svaniva la sua collera e sentiva come un sollievo, una contentezza nel poterla difendere, nel poterla giustificare dal profondo dell'animo, dal profondo del cuore, e concedere così al suo orgoglio, alla sua dignit

Un montanaro s'avvicinò a Luchino e senza mover parola gli additò la carrozza pronta nel lato più remoto della piazza. Gi