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Aggiornato: 24 luglio 2025


Bello e sublime arcangelo della rivoluzione, il soldato dei Due Mondi, aveva, nel deserto delle speranze d'Italia asservita al secondo impero, elevato il grido di Roma o morte!

Con un sol cenno, è ver, l'Onnipossente Può governar gl'innumerati mondi, Scevro d'ausilio di creata mente; Ma più degno è di lui ch'ami e fecondi L'universo d'angelici Intelletti, Di cui l'opra sue grandi opre secondi. Ei così volle, e spirti a lui soggetti Adempion suoi decreti in ogni loco, Quali a premiar, quali a punire eletti.

Ed elli a me: «Tu vero apprendi, e d’iracundia van solvendo il nodo». «Or tu chi se’ che ’l nostro fummo fendi, e di noi parli pur come se tue partissi ancor lo tempo per calendi?». Così per una voce detto fue; onde ’l maestro mio disse: «Rispondi, e domanda se quinci si va sùe». E io: «O creatura che ti mondi per tornar bella a colui che ti fece, maraviglia udirai, se mi secondi».

Era una di quelle aurore che ti fan dimenticare ogni miseria della vita per rivolgerti tutto intiero alle meraviglie colle quali il Creatore ha fregiato i mondi. L'alba primaverile che spuntava dall'orizzonte, così graziosamente tinta dei bellissimi colori dell'Iride, t'incantava.

Egli le obbligava a guardare ed a riconoscere i mille mondi che si agitavano intorno a loro nel raggio di sole e nella gocciola d'acqua, nell'erba, nelle piante, nell'aria. Del mondo propriamente detto non parlava mai; esse potevano credere che finisse ai piedi della loro montagna.

E a pochi passi sta il Campidoglio del Mondo Pagano. E quei due Mondi giacenti aspettano un terzo Mondo, più vasto e sublime dei due, che s'elabora tra le potenti rovine. Ed è la Trinit

Violet si mise a discorrere colla signora Emma e l'amico Paolo mi fece una dissertazione sui vigneti che, scarsi di vegetazione e mondi affatto d'erba, avevano un aspetto fra giallognolo e grigio, quasi triste, sotto i boschi vigorosi delle cime.

Poche ore prima avevamo letto alcune pagine d'un libro dell'Humboldt. Guardavamo il cielo, e parlavamo del moto della terra, dei milioni dei mondi, dell'infinito, con quel tuono sommesso, quasi di voce lontana, che vien spontaneo quando si parla di tali cose, di notte, in un luogo silenzioso. A un certo punto tacemmo, e ciascuno si abbandonò, cogli occhi fissi nel cielo, alle sue fantasie.

Di più, il veterano di cento battaglie, l'eroe dei due mondi, il Generale Avezzana, era stato inviato con un corpo di volontari in sostegno del nostro centro, e fu quindi di gran giovamento in quella parte. La nostra sinistra in S. Maria, comandata dal bravo generale Mielbitz, respinse il nemico, ed egli riportò gloriosa ferita.

Ed elli a me: <<Tu vero apprendi, e d'iracundia van solvendo il nodo>>. <<Or tu chi se' che 'l nostro fummo fendi, e di noi parli pur come se tue partissi ancor lo tempo per calendi?>>. Cosi` per una voce detto fue; onde 'l maestro mio disse: <<Rispondi, e domanda se quinci si va sue>>. E io: <<O creatura che ti mondi per tornar bella a colui che ti fece, maraviglia udirai, se mi secondi>>.

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