Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 27 giugno 2025


La terribile pugna d'uno contro nove armati meritava la luce del sole, e se quella scena di morte si eseguiva al cospetto di spettatori, o fosse stata soltanto illuminata da fiaccole o da un incendio, essa avrebbe sembrato una pugna di demoni contro il genio del bene rappresentato dal giovine Anconitano.

Quando Bonnac ebbe spiegata la condotta di un amico generoso, ma giovine ed imprudente, Dupont, severo, ma giusto, decise tosto che bisognava disingannare il conte e rinunziare ad Emilia. Un sacrificio come quello che faceva allora il suo amore, meritava una nobile ricompensa; e se Bonnac avesse potuto obliare il benefico Valancourt, avrebbe desiderato che Emilia accettasse la mano di Dupont.

Quel sorriso meritava una risposta; le domandai dolcemente che cosa l'avesse commossa. Mi cenno della mano ascoltassi Eugenio. Ascoltai. E seppi allora come egli fosse stato assente a cagione dell'arte sua; e come un barone T... tedesco lo avesse chiamato presso di in una villa del Lago di Como per il ritratto d'una bambina morta.

Come poteva darsi a colui senza vergogna, senza rimorso? Gabriele si strinse le tempia con ambe le mani: sembrava gli scoppiassero, aveva un vulcano nella testa... Non poteva persuadersi del tradimento di Adriana. Che mai aveva da rimproverargli? Come poteva averlo scacciato ad un tratto dal suo cuore? No... egli non meritava quell'abbandono, poteva accettarlo così facilmente.

Gustavo Chiesi, che si interessava assai poco della vita del reclusorio e che giurava, di tanto in tanto, che non avrebbe mai scritto una riga sulla sua prigionia, aveva della tenerezza per il cuoco. Ci diceva che, se andava fuori, voleva fare qualche cosa per lui, perchè lo meritava. Sapevamo che era un fratricida, ma avevamo la sua parola d'onore ch'egli era innocente.

Il volto dello sciagurato prete, per ordinario tinto del giallo pallido dei mozziconi di cera avanzati al servizio dell'altare, quasi per impazienza si era fatto acceso: non poteva darsi pace che nessuno gli porgesse ascolto; e ch'ei meritava essere avvertito, non fosse altro per indovinare se avesse più logora la tonacella veste del suo corpo, o il corpo veste della sua anima: logori entrambi, amici vecchi fra loro, e, con rammarico grande del loro padrone, testimoni che nulla ha da durare eterno nel mondo.

Convinto di ciò, e considerato che non era altra via a tentare per salvare l'amico, e che lo stato di lui meritava la pena dell'altrui sacrificio, per quanto vedesse che il pericolo era gravissimo, pure vi si gettò col coraggio dell'uomo che tutto ha misurato, e che ha dimenticato ogni altra cosa nel mondo.

L'anno prima egli, geloso di Violante, era stato ad un pelo di buttar nella fornace il figlio di Zancastro, conosciutissimo a Fiumenero. Qualche santo l'aveva salvato dal commettere l'imperdonabile sproposito. Una vera fortuna. Violante non meritava questa prova d'amore.

, fino alla nausea. Tutto gli recava nausea. Sospirava onori sempre nuovi, piaceri sempre più intensi, gaudi sempre più raffinati.... Abbandonò adirato le sue corone. Milleottocento; ne meritava centinaia di migliaia. Corone e lauri. Questi erano stati gi

La figlia del sor Paoleto, che egli aveva sposato per assicurarsi un sano godimento, non meritava il sacrificio di tutta la sua vita e di quei grandi interessi ch'egli andava fabbricando nel mondo; forse conveniva sfruttar anche quest'accidente e liquidare in una composizione amichevole i danni emergenti e i lucri cessanti....

Parola Del Giorno

trotta

Altri Alla Ricerca