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Aggiornato: 28 giugno 2025
Di qui sono le bevande di Circe, di Medea e di Canidia, tutte quelle cose amatorie di Simeta, narrate da Teocrito Siculo, seguitato da Marone.
Marone con vivo interesse di curiosit
Eh! i suoi meriti sono conosciuti... Poc'anzi che l'ho trovato sulla porta della marchesa di Campidoro, sono certa ch'ella andava da questa brava signora per qualche opera buona. Sì, appunto: rispose Marone; per alcuni bisogni della nostra congregazione, di cui la marchesa è una delle socie più benemerite e generose.
Che cosa c'è? domandò il segretario stupito, e poco tranquillo di quella invasione. Salicotto s'avanzò e cominciò un bel discorso in cui Marone era acconciato pel dì delle feste: ma Rosina, che si stava abbandonata e come sbalordita in un angolo, serrando a sè i suoi bambini, sollevò la testa, vide Giovanni Selva, e di botto, con impeto disperato, si slanciò verso di lui gridando: E mio marito?
Roba da diventar matti... Mi fracassan tutto qui dentro... Bisogna sempre aver la voce sugli acuti a gridare... E il loro padre che non sa farsene ubbidire!... Ecco qui una seggiola buona... voglio dire che non è sconquassata come le altre... Di grazia, la si accomodi un pochino. Vanardi, su via, muoviti; piglia il cappello e la canna del signor Marone.
Se vi ricorda, gli era il lunedì a sera che Marone doveva recarsi da Pannini per averne le sue novanta mila lire, e quel giorno medesimo un agente di cambio era venuto a portare delle cartelle del debito pubblico pel valore di sessanta mila franchi.
Gli è per ciò che son venuto a domandarle, caro signor Marone, di volermi indicare dove e come potrei trovare l'uomo in quistione. Che cosa importa parlare con uno piuttosto che con un altro? Le dico che se comunicano a me le loro condizioni io guarderò d'ingegnarmi... No signore. A noi c'importa cotanto di trattar noi medesimi col compratore che questa la è una condizione sine qua non.
Ma egli era appena venuto fuori dal paravento che spartiva la stanza, quando il signor Marone, trovato l'uscio chiuso soltanto col saliscendi, aveva levata la stanghetta, sospinto il battente ed entrava dicendo: È permesso? Si può? Scusino. Oh, signor Marone! esclamò Antonio inchinandosi con tutta la mostra della civilt
Il signor Marone sedeva, intrecciava le dita delle mani sulle sue ginocchia, si metteva a far girare i pollici, e con voce ancora più mansueta, e con aspetto ancora più benigno, guardando ostinatamente la punta dei suoi grossi scarponi, riprese a dire: Stamattina ho avuto il piacere d'incontrare la signora Rosina...
Giovanni indietreggiò innanzi a quell'orrida figura. Il signor Marone, che parlava, troncò di subito il suo discorso; e tanto egli quanto il suo compagno si mostrarono spiacenti del sopraggiungere d'un estraneo. Ci pensi madama: aggiunse in fretta il padrone di casa lisciando il pelo del suo cappello colla manica del pastrano.
Parola Del Giorno
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