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Nel corridoio, il re si imbattè nel marchese di Sora, uscito insieme agli altri al rumore ed al grido di Bambina. Il re si approssimò al marchese e gli disse all'orecchio: Venite. Il marchese riconobbe la voce del re e si sentì preso al cappio. Nonpertanto e' sorrise e rispose: Sono felice d'incontrarvi qui, sire. Il marchese di Sora, il re ed il principe di Schwartzemberg uscirono.

Appena se noi abbiamo il tempo di studiare la quistione di Oriente nel Cocu di Paul de Koch. Che dite voi dei miei dispacci, eh? Uhm! fece il Turco. Mi ci vuole una ballerina per metterci l'ortografia. Lasciamo la politica disse il marchese di un tono grave. Ne fate voi qualche volta, marchese? dimandò Morella. Uff! s'intromise la Polonese. Non fate arrossire i segreti di gabinetto.

Si volse, ebbe tanta forza di volgersi, volle parlare, ma un fiotto di sangue gli spumeggiò sulla bocca, e colle pistole ferme sulla fronte del suo rivale sparò sghignazzando beffardamente. Il marchese di Tracy cadde fulminato ai piedi di Gaucherin, che un'ora dopo spirava.

Corpo di Bacco! giura in ogni lato del primo mio romanzo nella storia vo' metter la persona del marchese in vista da far ridere il paese. Il «corpo di Baccoera il giuramento favorito del Chiari. Tal giuramento si legge con frequenza ne' suoi romanzi e nelle sue commedie.

E mantenendo sgherri e berovieri, degli utili sfondati ne traeva; poi comperava palagi e poderi, tanto che immense entrate fatte aveva; e infine feudi prese e misti imperi, e privilegi e titoli prendeva di conte, di marchese e di barone; facea conviti e gran conversazione.

⁸⁴ Bando, e comandamento d’ordine dell’Ecc.mo Signor D. Domenico Caracciolo, Marchese di Villamajna ecc. a petizione ed istanza della Deputazione eretta da S. M. (Dio guardi) nell’anno 1739 per il mantenimento, e limpidezza delle strade di questa citt

Peccato che si guasti, perchè nuova, gorgogliava il marchese. S. M. il re Vittorio Emanuele non ci mander

¹ Si ricordi che siamo nel 1847. Ma allora a che dovrebbe servire, secondo voi, la religione in uno Stato? dimandò il marchese. Perchè la religione essendo un elemento della forza governativa uno Stato non può negligerla.

Ginevra, disse il marchese Antoniotto, avvicinandosi alla moglie e tenendo il suo Simeone disceso dalla colonna per mano; vi presento Aloise di Montalto, mio amico.

Lalla corrugò le ciglia con un atto comicamente feroce, e opponendosi con mal garbo a Giorgio, che voleva trattenerla, corse via dal salotto. Perchè tormentarla, povera piccina? disse il Vharè alla duchessa. Piccina, non è poi tanto piccina. Va per gli otto anni, presto. Il marchese sorrise.... il perfido marchese che avea lasciate forti impressioni nel cervellino di Lalla.