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Aggiornato: 12 giugno 2025


"Bianca la sera appare nel lor giardino, in fretta, Mangiavano un pasticcio l'ostrica e la civetta " "Perchè recitarci tutte coteste sciocchezze?" interruppe la Falsa-Testuggine, "se non ce le spiegate? È una vera Babelle di confusione!" ", fareste meglio di smettere," disse il Grifone, e Alice fu lieta di terminare quella filastrocca.

Il povero uomo pensava alla sua povera donna. È sotto terra, mi sussurrò all'orecchio, sotto terra, tre metri sotto terra. Hanno un bel dire, ma adesso infracidisce nella sua cassa, Mi voleva tanto bene, e ce ne volevo tanto a lei!... Scusi, signor pittore... mi lasci piangere. I due fanciulli mangiavano avidamente, ma mettevano sempre, fra un boccone e l'altro un punto di interrogazione.

V'erano viaggiatori italiani, illustri cavalier ne' lor paesi, con ricche vesti e anella sulle mani, derisi assai da' paladin francesi, perch'erano, diceano, grossolani, superstiziosi e non ben atei resi, che le chiese ed i riti rispettavano e il venerdí capponi non mangiavano.

Preparava la minestra lentamente per lasciare al bambino l'illusione di aiutarlo colle sue manine inesperte; poi sedeva sullo scalino del focolare, si prendeva il bimbo fra le ginocchia, e, con un cucchiaio ciascuno, mangiavano nella medesima scodella.

La mamma ricominciava a lagnarsi perchè niente era ancora mutato davvero nella loro condizione; mangiavano tutti i giorni, avevano comprato qualche poco di biancheria, dei tegami, dei piatti; la mamma si era ordinato un vestito, ma la loro vita, la casa, quella camera, erano le stesse.

"E fa' presto," soggiunse il Cappellaio, "se no ti raddormenterai prima di finirla." "C'erano una volta tre sorelle," cominciò in gran fretta il Ghiro, "e si chiamavano Elce, Clelia e Tilla; e dimoravano nel fondo d'un pozzo " "Che cosa mangiavano?" domandò Alice, la quale prendeva sempre un vivo interesse nelle quistioni di mangiare e bere.

Avevano tutte e due un nastro celeste nei capelli e dei braccialetti di similoro; mangiavano smorfiosamente, avvicinando alla bocca la punta del coltello, lasciando sempre qualche cosa sul piatto, accomodandosi ad ogni istante il busto e la cintura.

C'erano signori che si ricordavano del limone in un momento da strapparsi tutti i capelli dalla testa! Non ci furono che due che non gli diedero seccature: io e il precettato. Eravamo tutti e due senza il becco di un centesimo. Venuta la distribuzione, si sono ristorati come hanno potuto. Mangiavano con le mani e stracciavano il pollastro coi denti.

Don Diego rientrò e venne a sedere al suo posto. Un'ora di notte sonava, un'ora dopo l'Angelus. Io conto al mo' del mezzodì d'Italia. Ho incontrato la signora di Craco oggi, uscendo da vespro, disse Bambina. Ha ricevuto una lettera di Don Tiberio. Ah! sclamò Don Diego, affondando la sua forchetta nel piatto dell'insalata. Il fratello e la sorella mangiavano nello stesso piatto.

Prima era stata la signora Carlotta la quale aveva letto che per conservarsi arzilli e svelti bisognava mangiar molto; e tutt'e due mangiavano molto, fin che potevano, e a tutte le ore. Poi il commendator Maurizio aveva letto che il segreto della longevit

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