United States or Ireland ? Vote for the TOP Country of the Week !


Verso sera, non volendo esporsi, sulle mura, agli avidi sguardi dei soci di Montoni, andò a passeggiare nella galleria contigua alla sua camera. Giugnendo in fondo ad essa udì ripetuti scrosci di risa. Erano i trasporti dello stravizio, e non gli slanci moderati d'una dolce ed onesta letizia. Parevan venire dalla porta del quartiere di Montoni. Un tal baccano in quel momento in cui l'infelice zia era appena spirata, l'indispettì al sommo, e vi riconobbe la conseguenza della mala condotta di Montoni. Ascoltando, credette riconoscere alcune voci donnesche; tale scoperta la confermò nei sospetti concepiti sulla signora Livona e le sue compagne: era evidente ch'elleno non trovavansi per forza nel castello. Emilia si vedeva così negli alpestri recessi degli Appennini, circondata da uomini che riguardava come briganti, ed in mezzo ad un teatro di vizi, che la faceva inorridire. L'immagine di Valancourt perdè ogni influenza, ed il timore le fece cambiare i suoi progetti, riflettendo a tutti gli orrori che Montoni preparava contro di lei; tremando della vendetta, alla quale esso avrebbe potuto abbandonarsi senza rimorsi, si decise quasi a cedergli i beni contrastati, se vi persisteva ancora, e riscattare così la sicurezza e la libert

Il conte, Emilia, Cavignì e la signora Livona cantarono quindi canzonette accompagnate da due liuti, e da qualche altro istrumento. Talvolta gli strumenti tacevano, e le voci, in accordo perfetto, andavano indebolendosi fino all'ultimo grado; dopo una breve pausa si rialzavano, gli strumenti riprendevan forza, ed il coro generale echeggiava per l'aria.

Questi erano gli amici che Montoni introdusse in casa sua, ed ammise a mensa, il giorno dopo il suo arrivo a Venezia. Vi era parimente fra loro un nobile Veneziano chiamato il conte Morano, ed una tal signora Livona, che Montoni presentò alla moglie come persona di merito distinto; essa era venuta la mattina per congratularsi del suo arrivo, ed era stata invitata a pranzo.