Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 14 giugno 2025
Erano esse una istituzione con organamento politico, economico, possibile solo nel tempo della loro prosperit
La istituzione dei consolati veneti è antichissima e si perde nella caligine dei tempi. Negli emporii più importanti del commercio, e nelle più remote et
Per indurti a bruciare il volumetto, dovrebbe bastarti questa dichiarazione, che nessuna istituzione divina o sociale, nessun sentimento, nessun principio, nessuna autorit
«Preghiamo. Da salutari precetti ammoniti, ed alla divina istituzione uniformati, osiamo dire: Padre nostro che stai nei cieli»....
Con questa vita e con queste abitudini è facile comprendere come potesse nella Capitale farsi strada il cicisbeismo, che tra le cattive fu la peggiore delle mode. Brydone, quelle sfere le conobbe in Palermo, e trovò «generale anzi che no» la istituzione.
Sì, voi lo leggete assiduamente, o pallide zitellone dalle labbra sottili, provando un amaro piacere a dilatare la ferita nascosta del vostro cuore; ci è della gente che crede ancora alla vecchia istituzione del matrimonio e che intanto dimentica voi, che vi credereste tanto volentieri: voi volete sapere il nome e l'et
Un patrizio dei più buoni d’allora, che del patriziato scrisse con dottrina di blasonista e con sincero entusiasmo e piena coscienza di celebrare una degna istituzione, il Villabianca, ebbe sempre parole roventi all’indirizzo dei malversatori delle proprie sostanze, e fremeva perchè molti del suo ceto non fecondassero gli esempî degli avi, e perchè nella pratica del bene restassero dietro a quelli del ceto medio, i quali egli dichiarava inferiori.
Rimanga dunque a voi tutta l'onta dell'opera vostra o magistrati degni di una istituzione che muore! Non contenta del contorcimento tormentoso del significato dei fatti, per farli entrare nelle maglie del Codice penale; non contenta del mendacio per togliere ad essi il valore, che non osano negare; la magistratura di Palermo completò l'opera sua colla manifesta contraddizione nelle accuse.
Dieci anni dopo venivano introdotte in Palermo per opera di G. A. De Cosmi, ch’era andato a studiarle a Napoli presso i Celestini di Germania, le scuole normali. Le prime tre ebbero posto ai Crociferi, al Palazzo reale ed alla parrocchia di S. Antonio. Dicevasi la nuova istituzione di non esser proprio la tedesca; il De Cosmi avervi apportate tali modificazioni da mutarne lo stampo originale, anzi averne senz’altro snaturato lo scopo, ch’era quello di dirozzare ed istruire il popolo. Malgrado queste ed altrettanti dicerie, le scuole vennero prese d’assalto. Nei soli Crociferi si contarono fino a cento e più alunni. Quaranta frati siciliani, che col De Cosmi erano andati ad istruirsi nel nuovo metodo a Napoli, furono tutti collocati nell’Isola, paghi del modico loro salario: e De Cosmi ne tenne la Direzione generale in Palermo, così come la Deputazione superiore teneva quella dell’insegnamento alto: due direzioni indipendenti l’una dall’altra, dipendenti solo dal Governo⁴³⁰. Il solito leggere, scrivere, far di conto e l’indispensabile catechismo ne era la base. Il latino, ritenuto allora indispensabile a qualunque studente, e che per una assurdit
Durar sempre non è dato a niuna istituzione umana, è distintivo di quelle divine, anzi di quella sola dalla ragione di Dio destinata a raccoglier nel grembo suo tutte le schiatte e tutti i secoli umani; quella che alcuni effimeri scrittori o politici vanno di dieci in dieci anni predicendo finita, ma che ha giá raccolti diciotto secoli e mezzo, e raccoglierá, Dio guarante, gli avvenire.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca