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Aggiornato: 22 maggio 2025
Halli tracti della via della veritá e menali per la via della bugia, facendosi servi e amici delle dimonia, e con loro insieme, se non si correggono con l'obbedienzia, vanno co' loro signori dimòni a l'etterno supplicio; sí come i dilecti figliuoli observatori della legge e obbedienti godono ed exultano nella etterna mia visione con lo inmaculato e umile Agnello, facitore, adempitore e donatore della legge.
Questo debba vedere l'occhio de l'intellecto col lume della sanctissima fede, della quale ti dixi che era la pupilla de l'occhio. Questo è quello lume necessario, che generalmente è di bisogno a ogni creatura che ha in sé ragione, a volere participare la vita della grazia in qualunque stato si sia, se vuole participare il fructo del sangue dello inmaculato Agnello.
Anniègati dunque nel sangue di Cristo crocifixo, umile, crociato, inmaculato Agnello, unigenito mio Figliuolo, crescendo in continua virtú, acciò che si nutrichi el fuoco della divina mia caritá in te. Come li quatro stati di questi predecti cinque stati de le lagrime dánno infinite varietadi di lagrime. E come Dio vuole essere servito con cosa infinita e non con cosa finita.
Anche, come ebbri nel sangue dello inmaculato Agnello, vestiti della caritá del proximo, passarono per la porta strecta, bagnati nel sangue di Cristo crucifixo, e trovaronsi in me, mare pacifico, levati dalla imperfeczione, cioè dalla insazietá, e giunti alla perfeczione saziati d'ogni bene.
Ogni virtú, sí com'Io ti dixi, rimane di fuore, e questa entra dentro; ma all'obbedienzia l'è apropriato che ella è chiave che v'opre, perché con la disobbedienzia del primo uomo fu serrato il cielo, e con l'obbedienzia dell'umile e fedele e inmaculato Agnello, unigenito mio Figliuolo, fu diserrata vita etterna, che tanto tempo era stata serrata.
Subbito l'occhio, che vuole satisfare al cuore, geme nella caritá mia e del proximo suo con cordiale amore, dolendosi solo de l'offesa mia e del dapno del proximo e non di pena né danno proprio di sé, perché non pensa di sé, ma solo pensa di potere rendere gloria e loda al nome mio; e con espasimato desiderio si dilecta di prendere il cibo in su la mensa della sanctissima croce, cioè conformandosi con l'umile, paziente e inmaculato Agnello, unigenito mio Figliuolo, del quale feci ponte, come decto è.
E chi è fuore de l'obbedienzia sua, sta in stato di danpnazione, sí come in un altro luogo Io ti dixi. Ora Io voglio che tu vegga e cognosca questa excellentissima virtú ne l'umile e inmaculato Agnello, e unde ella procede. Unde venne che tanto fu obbediente questo Verbo? Da l'amore ch'egli ebbe a l'onore mio e alla salute vostra. Unde procedecte l'amore?
Parola Del Giorno
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