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Aggiornato: 23 giugno 2025
Quando, dunque, il senatore d'Eleda, sballottato nel suo coupé, ritornava da Santo Fiore a Borghignano per prepararsi alla battaglia ultima e definitiva, egli riandava nella mente tutta la storia degli ultimi avvenimenti si affaticava indarno per trovare, nel buio fosco e minaccioso, una qualunque via di salvezza.
Per fortuna il signor Domenico, non so bene per quali faccende, doveva andare in camera sua; sale, la trova chiusa; bussa, nessuno risponde. Aveva veduto entrare sua moglie poco prima; torna a bussare più forte: lo stesso silenzio. Che si senta male? dice fra sè quel buon uomo e chiama la signora Veronica per nome, grida, urla, ma tutto indarno. Allora, spaventato, d
De Felice e mostravano che i nemici dello Statuto, dei plebisciti e delle leggi, gli adulteratori della storia erano al banco dei ministri; indarno! La Camera che nel 1869, tenera delle proprie prerogative, non volle ammettere la flagranza a danno dell'on.
Ma indarno Garibaldi insistette appoggiato da Galletti: Mazzini non voleva esporre la Francia ad una completa disfatta, e provocarne i risentimenti. Egli era il capo del triumvirato, e se i nostri si arrestavano nel momento il più propizio, era lui che doveva risponderne alla storia.
Egli era sì debole che un istante dopo si pose a piangere e singhiozzare come un fanciullo, esclamando colla voce interrotta dalle lagrime: Io non morirò più!... Io non potrò più morire!... Indarno Lamperth si provò a consolarlo: il suo abbattimento era estremo.
Se c'era un caso, adunque, in cui la escarcerazione avrebbe dovuto ordinarsi ai sensi di quell'articolo era proprio questo dell'on. De Felice. E indarno l'on.
Ma l'indomani De Nittis era più nervoso. Margherita non osò interrogarlo sulla gita di Roma; egli tentò indarno di lavorare.
que’ cittadin che poi la rifondarno sovra ’l cener che d’Attila rimase, avrebber fatto lavorare indarno. Io fei gibetto a me de le mie case». Inferno · Canto XIV Poi che la carit
Nella sua disperazione, tornò presso Emilia, la quale augurò male da quel rifiuto. Vennero tosto ad avvertirla di scendere nel gran cortile, ove le guide e le mule l'attendevano. Essa tentò indarno di consolare Annetta, che, struggendosi in pianto, ripeteva ognora, che non avrebbe più riveduta la sua cara padroncina. Questa pensava fra sè, che i suoi timori potevano esser pur troppo fondati, pure cercò di calmarla, e le disse addio con apparente tranquillit
Noi liberi così, per vario corso, Correrem, cimbe audaci, il mar crudele, E il dio, che non indarno ha l'ali al dorso, De l'ali sue ne rifar
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