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Aggiornato: 22 maggio 2025
Le donne non la imparavano piú; e per piacere ad esse, per parlar loro d'amore bisognava servirsi dell'idioma comune, di quello ch'esse adoperando ornavano ogni dí piú di leggiadrie.
Ciò non di meno, pregato, continuò: "E quelle tre sorelle imparavano a trarne " "Che cosa traevano?" domandò Alice, dimenticando che avea promesso di zittire. "Del melazzo," rispose il Ghiro, senza riflettere punto questa volta. "Ho bisogno d'una tazza pulita," interruppe il Cappellaio; "avanziamo tutti d'un posto avanti!"
Pranzò al Savini, con eccellente appetito. Intanto quelle lì si roderanno, pensò. Meglio. ... Così impareranno! Passeggiò un'ora in Galleria, poi andò a casa e dormì bene. Intanto, nella villa Solitudine, «quelle lì» si rodevano. ... E imparavano.
"Imparavano a trarre," continuò il Ghiro, sbadigliando e stropicciandosi gli occhi, perchè moriva di sonno; "e traevano cose d'ogni genere tutto quel che comincia con una T " "Perchè con una T?" domandò Alice. "Perchè no?" gridò la Lepre-marzolina. Alice zittì.
Un decreto reale del 1779 aveva ordinato l’apertura di scuole pubbliche in tutte le case monastiche della Capitale. A questo decreto fu ottemperato nei principali conventi. Vi furono ricevuti i fanciulli della bassa gente, i quali vi imparavano a leggere, scrivere, far di conto, grammatica latina, catechismo: tutto gratuitamente. Ogni scuola avea due classi, l’una di lettura, scrittura e aritmetica volgare; l’altra di elementi grammaticali latini da non potersi spingere al di l
A lei guardavano, ed erano consolati: per lei imparavano a leggere, a scrivere, a conteggiare; e avevan libri, giocattoli, fiori, alberi di Natale scintillanti dì lumi e di doni. E cantavano i cori in cui si dice che la vita è bella. E ne ebbero gioia.
Erano giorni quelli nei quali gli affetti sgorgavano singolarmente rapidi e schietti fra i seguaci della bandiera. Non v'era menzogna tra noi; il vero sfavillava, sereno e limpido, dal simbolo che aveva sostituito Dio al papa, il Popolo all'aristocrazia di un clero incredulo, inetto, corrotto; e nella luce di quel vero l'anime buone si ravvisavano, imparavano a conoscersi ed amarsi più facilmente. Fra noi non era diplomazia. Quando il nome d'Italia suonava sulle nostre labbra, volea dire Italia davvero; non una Italia del Centro o del Nord. Quando dicevamo libert
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