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Chiesi pensava alla sua mamma, Federici alla sua signora e alla sua bimba che spasimava di vedere, don Davide alla sua Teresa, la sorella che lo idolatra e Suzzani a sua madre che nominava sovente. Potevamo star su fino alle dieci. Alle otto eravamo tutti a letto. Chiesi russava maialescamente da dieci minuti. Gustavo Chiesi. Gustavo Chiesi è uscito dalle pagine di Mazzini.

Per Gustavo Modena. Ecco quale fu, nella maturit

E io? domandò Gustavo Aldini. Tu?... Ecco, se tu sei lo zio buono, accondiscendente, gentile ch'io sono avvezza a conoscere e ad amare, la tua presenza sar

Al primo grido di rivoluzione insorta dalle terre italiane nel 1848, Gustavo Modena prese commiato dal pubblico, congedò il suo brillante esercito di attori, volò ad arruolarsi nelle file dei combattenti; suo teatro divenne il campo di battaglia, sua unica ambizione fu quella di combattere e dare il sangue per la patria.

Lo zio Gustavo perdeva la pazienza. O che razza di gente siete?... È come se aveste una dozzina di figliuoli e vi mancasse il pane da mettervi alla bocca... Non ho rimorsi, ho lavorato anch'io tutta la vita, e non per questo mi son voluto privar dell'aria, del sole, della compagnia de' miei simili. Belle parole! ribatteva Diana.

Indi seguì una serie di esclamazioni ammirative. Che eleganza! Che lusso! Che profusione di fiori! E chi li ha ordinati questi fiori? domandò la signora Valeria. L'Adelaide Nocera, ch'era a parte del segreto, sorrise. Il consigliere marito, da uomo perspicace, indovinò subito. Quest'è un'improvvisata dell'amico Gustavo. E, confidenzialmente, battè sulla spalla dell'ingegnere.

Tutto, tutto, diss'ella. Purchè Gustavo sia salvo... e torni presto... O cielo! s'egli non avesse a tornar più? Intanto l'autorit

Gustavo fu libero; sorse in piedi, s'abbrancò al piccolo schienale del seggiolo del cocchiere e puntando la pistola al postiglione, gli gridò: A te ora... di galoppo o ti spacco il cranio.

E Gustavo, che non voleva metter la nipote in una condizione difficile verso il marito, non le scriveva più, ed evitava di venir a Torino ove pure gli affari della sua Compagnia d'Assicurazioni l'avrebbero chiamato di quando in quando.

Buona sera, Gustavo disse la signora Valeria Inverigo, alzando gli occhi dal suo ricamo e tendendo la mano a un uomo di mezza et