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Aggiornato: 29 giugno 2025


Ma non vedete che nostro padre sta per morire? Non comprendete quanto soffre?... Deh! rimediate al male che fece, e di cui è tanto pentito!... Fate che muoja in pace!... Tacete! rispose don Francesco, guardandola in modo, che la fanciulla atterrita non osò più proferire parola.

Le notti son fredde, tra questi monti; disse il signor Francesco. Ma speriamo che Ella non ci si ritrover

Il conte rimase immobile; un'angoscia orribile, un orribile terrore lo agghiacciò.... Ah! don Francesco scriveva a donna Maria! Le annunziava forse una vendetta!... Si arrestò. Donna Maria, Camilla non erano meno impazienti di lui. Il servo, nel porgere la lettera alla principessa, le disse: Il cameriere del signor duca attende la risposta di Vossignoria illustrissima. La risposta?... di che?...

Capitolo V. Il commissario e l'applicato. Ritornato quella sera a Querciola, il conte Gino Malatesti indovinò la ragione dei discorsi che il signor Aminta aveva fatti sottovoce al Mandelli. E ancora indovinò perchè il signor Francesco Guerri e suo figlio, ritiratisi a colloquio d'affari, lo avessero lasciato solo, fino all'ora del pranzo, in quella dolce libert

Vorrei che don Francesco annunziasse che gi

Il cavaliere di Malta obbedì, e tornò quasi subito con una vecchia pergamena, che porse all'infermo, il quale la prese esclamando: È questa! Don Francesco gliela tolse all'istante: sino ad allora non si era mosso. Datemela, figlio mio, supplicò il morente: non disubbiditemi come feci io a mio padre.... Non preparatevi rimorsi simili a quelli che mi lacerano l'anima!

Aveva Marzio lasciato di alcuno spazio lontano Francesco Cènci, quando un doloroso guaìto gli giunse agli orecchi, che lamentava: Morire così... senza pane, e senza sacramenti. Ah Conte traditore!...

»Voi rimarrete tutti riuniti ed egualmente protetti sotto lo scettro dell'augustissimo imperatore e re Francesco I, padre adorato de' suoi sudditi, sovrano desideratissimo degli Stati che godono della felicit

Questi versi, e taluni altri dei quali la citazione si omette, pronunziati da Francesco Cènci nel corso di questo Capitolo, appartengono a certo sonetto di Francesco Berni canonico fiorentino.

Il duca parve scosso. «Che significa questopensò. Eh signora, signora! E siccome ella lo guardava ancora. Che?... davvero.... vi dorrebbe.... se io morissi?... Ne dubitereste?... E se moriste in tal modo, non me ne consolerei giammai.... Sareste liberata da una catena odiosa, da un uomo che vi tiranneggia, che vi annoja!... esclamò don Francesco tra la tenerezza e la rabbia.

Parola Del Giorno

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