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Aggiornato: 26 maggio 2025


giunto mi vidi ove mirabil cosa mi torse il viso a se'; e pero` quella cui non potea mia cura essere ascosa, volta ver' me, si` lieta come bella, <<Drizza la mente in Dio grata>>, mi disse, <<che n'ha congiunti con la prima stella>>. Parev'a me che nube ne coprisse lucida, spessa, solida e pulita, quasi adamante che lo sol ferisse.

giunto mi vidi ove mirabil cosa mi torse il viso a ; e però quella cui non potea mia cura essere ascosa, volta ver’ me, lieta come bella, «Drizza la mente in Dio grata», mi disse, «che n’ha congiunti con la prima stella». Parev’ a me che nube ne coprisse lucida, spessa, solida e pulita, quasi adamante che lo sol ferisse.

Allora tornò alla finestra, temperò la luce studiandone la direzione e di nuovo venne al capezzale e tirò la coperta di colore fin sopra la rimboccatura, perchè la bianchezza del lenzuolo non ferisse troppo vivamente l'organo indebolito... Era venuto il momento. Ernesta tremò e dovette reggersi al braccio di Agenore.

Appena entrato, costui aperse con cautela la finestra, socchiudendo però le gelosie, e calando le tende di seta, perchè la luce troppo viva non ferisse gli occhi del padrone; poi s'avvicinò al letto; e senza dir motto, versata da un nero fiaschetto in una tazza dal labbro dorato non so che mistura biancastra, la porse al suo signore. Levatosi a sedere, torcendo la bocca e il naso, egli la trangugiò; e borbottava al servo: Quando finir

Il dottore abbassò la testa, corrugando le sopracciglia, pensoso. Era profondamente impressionato della desolazione vibrante nella voce di quella donna innamorata che pareva attendesse da lui una sentenza di vita o di morte. E non osava di alzarle gli occhi in viso per paura che la sua minima esitanza non ferisse irrimediabilmente quel povero cuore. L'avea vista crescere e fiorire, e le voleva bene come a figlia. Da giovinetta, l'aveva strappata quasi a stento dagli artigli della morte, e per ciò gli pareva cosa sua. Era stato testimone delle nozze di lei, come amico più intimo di famiglia. L'aveva vista agonizzare pel gran dolore della perdita del marito tòltole improvvisamente da una subdola angina pectoris proprio il giorno della festa del secondo compleanno delle loro nozze. Non ignorava chi fosse il prescelto tra tanti che ora aspiravano alla mano di lei, bella, ricca, orfana di parenti; e si maravigliava che lo scrupolo present

Il Piemontese afferrò Cardello per un braccio. Bada!.... La frana aveva fatto una smossa. Ma Cardello, liberatosi con uno strappo dalla vigorosa stretta, si dava a buttar da lato con una pala il materiale cautamente, insistentemente, rimovendo pezzi di travatura frantumata, scavando anche qui con le mani per paura che la pala non ferisse qualcuno dei sepolti.

Parev’ a me che nube ne coprisse lucida, spessa, solida e pulita, quasi adamante che lo sol ferisse. Per entro l’etterna margarita ne ricevette, com’ acqua recepe raggio di luce permanendo unita. S’io era corpo, e qui non si concepe com’ una dimensione altra patio, ch’esser convien se corpo in corpo repe,

Parev'a me che nube ne coprisse lucida, spessa, solida e pulita, quasi adamante che lo sol ferisse. Per entro se' l'etterna margarita ne ricevette, com'acqua recepe raggio di luce permanendo unita. S'io era corpo, e qui non si concepe com'una dimensione altra patio, ch'esser convien se corpo in corpo repe,

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