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Allorchè furono alla stazione, ed egli stava per salire sul treno, la donna seguitò a bassa voce: Desidero baciarti. Si guardò intorno; la stazione era popolata di villeggianti in attesa del treno che doveva giungere da Milano. È impossibile! disse. E con voce in cui era tutto lo schianto d'un'anima, soggiunse: Addio, Brunello; addio, bambino caro; addio, passione; piccolo fauno impertinente!

E tornava alla memoria di Nicla un delizioso quadretto del Castiglione, veduto in una galleria d'arte a Roma. In aperta campagna, sotto un roseo tramonto, un piccolissimo fauno s'avvicina in punta di piedi a una ninfa che dorme, e toltone cautamente ogni velo, ne occhieggia cupido le nudit

V'accorro, e sopra un lago cristallino ritrovo un fauno ch'avea preso agli ami in mezzo l'acqua una donzella nuda, e mangiarsi, il crudel, la volea cruda.

Esitò un poco, e quindi aggiunse: Un piccolo quadro, nel quale un fauno, appostato dietro una quercia, allunga la mano a denudare una ninfa che dorme; e il tramonto è rosso. Lo rammento, disse Bruno. Egli era turbato; ella gaia e sicura Siamo soli, disse, varcato appena il limitare del bosco. Non ti senti felice?

M'è occorso ieri (scusate la parentesi) di fare un piccolo viaggio. Eravamo tre uomini, nella carrozza dei fumatori, e ne capitò all'ultim'ora un quarto, un giovinotto bello come il Fauno di Prassitele, che appena entrato s'impossessò del suo sedile e dei due posti che c'erano, accomodandovi le membra per dormire, e puntando i suoi delicatissimi piedi contro il bracciuolo di mezzo. Mezz'ora dopo non gli bastavano più i due posti; alzò una gamba e sconfinò sul mio territorio, posandomi sulle ginocchia una scarpa, che fui costretto a prendere con due delicatissime dita, per ricondurla ne' suoi legittimi confini. Avrebbe egli fatto così, se io fossi stato una graziosa signora? Si sarebbe egli pure accomodato a dormire? Dèi immortali, mi parrebbe gi

Solo il fauno al sommo del capezzale, sotto il padiglione azzurro, gli gittava in volto il suo ghigno scurrile di scherno, così come gli era apparso quand'era venuto per la prima volta, pieno l'animo d'invidia e di rancore, a trovare in villa il dovizioso cugino.

Il Baglione non rispose, ma gettato un altro sguardo sulla giovane, le cui forme erano di una bellezza attraente, tanto quanto si calmò, e risentendo gli estri diè un nuovo guizzo, e fece un sorriso da fauno.

Ed ammonia: «Così io; dalla stanza «mistica dei riposi, nel viaggio «che ritorno non ha, non ha speranza, «veggo penar l'illuso a somiglianza «d'Ellenora regina, eletta al Maggio, «che non piega ed irride alla romanza «del Satirel rossigno ed al selvaggio «ritmo del Fauno nell'agreste danza.