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Aggiornato: 9 giugno 2025


Notis, dopo d'averlo visto a correr come un'antilope, verso le foreste, esaminò la sua ferita, vi sovrappose un cataplasma di erbe medicinali e si sedette dinanzi a un vaso ripieno di ebrèk, cibo assai appetitoso e rinfrescante composto di durah ridotto in pasta sottile e un po' agro per meglio conservarsi.

Che? tutta la predica dunque riesce a questo? Ove si tratti di bella donna, anche voi, reverendo, ne prendete a cuore la sorte?» A fra Buonvicino andarono nel fondo dell'anima queste parole. Recatosi in stesso, rapidamente esaminò se i primieri affetti avessero troppo parte nella condotta sua presente: gli parve di no, ma disse in cuor suo: Ciò sia in riscatto dei miei trascorsi» e tacque.

Eugenio stava sulla porta della palazzina: diede le cinque lire alla donna e la mandò via; disse al cocchiere di aspettare e introdusse il medico. Il quale trovò la contessa in uno stato deplorevole. La esaminò ben bene e crollò la testa. Poi chiese al marchese: È sua moglie? .... signore. Scusi, come si chiama lei? Io?... Eugenio.... Martini.

Marco la esaminò attentamente; quel turbamento accrebbe i suoi sospetti; poi: La conosco, la conosco.... cioè so quanto me ne diceste voi.... So ch'ella è figlia d'un guerriero di ventura; sorella ad un altro guerriero di ventura, Federico di Chiarofonte.... Una volta ciò poteva bastarmi, ora no.... Io non ho più vent'anni.... L'esperienza, che feci degli uomini, mi insegnò a diffidare di tutto ciò che è oscuro.

Egli fece una lunga oscultazione, esaminò il giovane minutamente, e si mostrò soddisfatto del suo stato. Non solo non ha la menoma lesione ai polmoni, disse, ma non ha nessuna disposizione ad averne. Ha un bel torace ampio, e l'apparecchio respiratorio non potrebbe essere meglio costituito. Stai di buon animo, figliolo. Potrai morire di qualsiasi male, perchè tutti si muore, ma non morrai di tisi.

Il duca, benchè con qualche esitazione, esaminò attentamente quel foglio: la sua fronte si spianò; l'ordine era preciso, autentico: ogni dubbio gli era impossibile.

Il dottor Pellegrini, dopo d’aver ascoltato una relazione del medico curante, esaminò attentamente l’infermo e volle essere informato esattamente delle condizioni fisiche dei parenti, perchè era convinto che ogni individuo riceve coi germi della vita anche quelli della morte.

E con quest'idea corse da donna Livia. Ella era nel suo gabinetto, e stava mostrando al bambino un libro d'immagini. Vedendo il duca apparve sorpresa assai. Voi qui? gli disse; come? se vi credevo a S.... Egli la esaminò attentamente; indi: , son qui, rispose, il vedete. Ma in qual modo?

Esaminò l'ammalata, fece molte domande a Mattia, alla Vige, poi rimase visibilmente incerto. Ordinò qualche calmante, ghiaccio al capo: non poteva dir nulla, bisognava attendere il domani: certo che lo stato della signora lasciava adito a molte apprensioni: non lo nascose, per debito di franchezza, al professore: tuttavia non si esagerasse nelle apprensioni. E promise di tornare al domani.

Bisognò picchiare un quarto d'ora di seguito perchè la fantesca si decidesse ad aprirci. Deposto che fu sul letto, il dottore esaminò attentamente il ferito: aveva il petto, la schiena, il collo tempestati di trafitture larghe e profonde. Viveva ancora, ma per morire in breve.

Parola Del Giorno

dell’esule

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