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Aggiornato: 9 giugno 2025
⁶¹ Non possiamo proprio passare sotto silenzio la raccomandazione che Mosè indirizza al suo popolo a questo rapporto, esternando un nobilissimo pensiero: «Bada bene che non ti entri nel cuore un malvagio pensiero, cioè: «S’avvicina l’anno settimo, l’anno della remissione
La preparazione alla vita carceraria, nell'isolamento senza interruzione, vi ha resi più sensibili. La caduta di un fazzoletto vi fa trasalire come il chiavone che entri nella toppa. Ci sono momenti in cui vi pare di poter sentire le pulsazioni del cuore degli individui che abitano ai fianchi della vostra abitazione.
Alla terza e alla quarta volta che si ripete la stessa scena, tu senti il bisogno di interrogare la fanciulla, quando essa ti accompagna a letto per svestirti. Ma dimmi un poco, Silvia, perchè quando viene l'ingegnere M. tu entri sempre in salotto colla faccia rossa e il volto turbato? Ciò non ti accade mai, quando annunci altre persone.... Silvia diviene rossa più che mai e non risponde.
FLAMMINIO. Com'ell'ha aperto l'uscio, entra dentro; e mira se vi è; e chiamami. CRIVELLO. Lasciate fare a me. CLEMENZIA. Che dite, signor Flamminio? FLAMMINIO. Che fai, in casa, del mio ragazzo? CLEMENZIA. Che ragazzo? E tu dove entri, prosuntuoso? vuoi intrare in casa mia per forza? FLAMMINIO. Clemenzia, al corpo della sagrata, intemerata, pura, se tu non mel rendi...
«Ebbene, cominciò Bianca, mostrando di volersi rimettere in lui: vidi soventi frati forastieri venire quassù; se da qualcuno di questi, si potesse sapere dove sia il monastero più vicino a noi; ma un monastero che vi si entri per non uscirne più, nè vivi nè morti.... e se mi ottenesse da mio padre la grazia di farmi monaca in quello: io pregherei per la sua salute tutto il resto della mia vita, e mi ricorderei di lei, padre, come del mio più grande benefattore....»
Don Pietro non arrivò che al principio della notte. La porta era aperta, la signora Veronica, la mamma, Betta stavano nella cucina. Il vecchio prete aveva bussato leggermente. Entri, entri, rispose la signora Veronica, alzandosi precipitosamente per andargli incontro coi segni del più profondo rispetto; ma il prete pareva imbarazzato, la sua testa biancheggiava nell'ombra.
Ma un bel giorno Giovanni arrivò col babbo. Veniva a salutare lo zio, la zia e la cuginetta, prima di partire per Palermo: aveva compiti i dieci anni e la nonna aveva detto: è tempo ch'egli entri in collegio. I due cugini non si videro che dopo sette anni.
Prima d'esser condotto all'Esposizione, bisogna che il lettore entri con noi in Parigi; daremo insieme un'occhiata al teatro prima di voltarci verso il palco scenico. Siamo discesi alla stazione della strada ferrata di Lione, alle otto della mattina, con un tempo bellissimo. E ci trovammo subito imbarazzati.
Dopo tre o quattro minuti, che Lorenzo spese a contemplare un Noè del Grechetto, che entrava nell'arca con ogni generazione d'animali, ricomparve il servitore, ma stavolta tutto inchini e sorrisi, per dirgli: Entri, signor avocato; il mio padrone l'aspetta.
Dove si arriva? Che cosa vogliono? Che cosa danno? Che cosa ci si può rimettere di nervi, di cervello, di cuore? Mistero! Ludovico Francesco (risedendo a cavalcioni d'una sedia) Sì, ma non farmi quella faccia da vittima. In tutto questo, tu non ci entri per nulla. Tu sei un uomo ammogliato e il tuo matrimonio è gi
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