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Aggiornato: 25 giugno 2025
Sí, so io che tu apri prima che noi bussiamo, però che con l'affecto e amore, che hai dato a' servi tuoi, bussano e chiamano a te, cercando l'onore tuo e la salute de l'anime. Dona lo' dunque il pane della vita, cioè il fructo del sangue de l'unigenito tuo Figliuolo, el quale t'adimandiamo per gloria e loda del nome tuo e per salute de l'anime.
nella ediz. 2. è Come sparse di sangue ec. Dona al figlio un abbraccio e alla consorte Alceo pria di recarsi alla battaglia, Chiaman dell'armi alla dubbiosa sorte Le trombe, e i Rodj vanno alla muraglia; Pugnar con AMEDEO fuor delle porte Va, cui avvien che maggior gloria caglia, Esce Ottomano anch'ei dall'altra parte Sul piano che i due eserciti comparte.
Alzatevi! sclamò Fidelia quasi atterrita. La pace viene da Dio, che la promette e la dona agli uomini di buona volont
Un certo bisbiglio di prevenzione fa la Marfisa qualche cosa di conseguenza, e però l'Eccellenza Vostra accetti a buon conto, come a lei dedicato, cotesto bisbiglio anteriore, perché, letta che sia la Marfisa da lei e dal pubblico, non sará trovata cosa degna del menomo riflesso, e sará tronco tosto anche quel favorevole mormorio che le dona qualche fama prima che sia pubblicata.
Come la carne gloriosa e santa fia rivestita, la nostra persona piu` grata fia per esser tutta quanta; per che s'accrescera` cio` che ne dona di gratuito lume il sommo bene, lume ch'a lui veder ne condiziona; onde la vision crescer convene, crescer l'ardor che di quella s'accende, crescer lo raggio che da esso vene.
Ma doña Isabel da tre anni era inchiodata in una monumentale poltrona, con un rosario per braccio, due Bibbie sotto mano e il testamento olografo sigillato nel libro dell’amministrazione. Di l
36 Se donavan gli antiqui una corona a chi salvasse a un cittadin la vita, or che degna mercede a voi si dona, salvando multitudine infinita? Ma se da invidia o da vilt
Sopra l'altare è appeso un lunghissimo quadro. Due faccie magre guardano dall'alto della nerissima tela. A piedi del dipinto si legge in lettere gialle questa scritta: el matrimonio de doña Uraca de Castiglia et Alfonso de Aragon. Più sotto la data 1144.
Come la carne gloriosa e santa fia rivestita, la nostra persona piu` grata fia per esser tutta quanta; per che s'accrescera` cio` che ne dona di gratuito lume il sommo bene, lume ch'a lui veder ne condiziona; onde la vision crescer convene, crescer l'ardor che di quella s'accende, crescer lo raggio che da esso vene.
Racconta a Dardagan Panta ferita, Che per Alfange vendicar ne muore. Egli della donzella a se gradita Sente novella; dove il guida amore Corre a cercarla, e quella trova in vita. A lui promette Berenice il core, Se dona morte al sommo Duce Ispano; Ed egli tosto il fa cadere al piano.
Parola Del Giorno
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