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Aggiornato: 9 maggio 2025


Così la Serenissima, ostinata nel negare al proprio esercito quelle riforme che l'avrebbero potuto salvare dalla rovina, lo aveva reso organicamente un anacronismo, economicamente uno strumento di dissipazione del pubblico danaro, militarmente un istituto incapace di esplicare una forza qualunque. Esso poteva perciò rassomigliarsi ad una personificazione grandiosa della statua di Laocoonte, paralizzata dai molteplici intralci e viluppi dell'amministrazione faragginosa dello Stato, sfibrata dalla specializzazione delle autorit

In breve seppisoggiunse il conte, «che le sue relazioni l'avevano trascinato in una vita di dissipazione da cui pareva non aver il potere, la volont

Il maggiore dei fratelli Tangoloni de Lastafarda, che ci teneva molto a darsi l'aria del viveur consumato nelle orgie e nelle bische, mentre, invece, tutta la sua dissipazione si riduceva nella perdita di qualche partita al bigliardo od al tresette, lo prese sotto il braccio e lo accompagnò nel palchetto dei nobili, affettando con lui una dimestichezza da compagnone, e l'erre aristocratica.

Soltanto don Giuseppe predicava in italiano e in latino che quello stato di ozio, di dissipazione, non doveva durare sine fine dicentes.

È un labirinto di strade strette, fangose e cupe, fiancheggiate da case vecchissime, che pare debbano cadere in rovina a dare un calcio nel muro. Dalle corde tese fra finestra e finestra, dai davanzali, dai chiodi piantati nelle porte, spenzolano e svolazzano sui muri umidi camicie sbrandellate, gonnelle rappezzate, vestiti unti, lenzuoli macchiati, calzoni cenciosi. Davanti alle porte e sugli scalini rotti, in mezzo alle cancellate cadenti, sono esposte le vecchie mercanzie. Rottami di mobili, frammenti d'armi, oggetti di divozione, brandelli d'uniformi, avanzi di strumenti, frantumi di giocattoli, ferramenti, cocci, frangie, cenci, tutte le cose che non han più nome in alcuna lingua umana, tutto quello che hanno guasto e disperso la ruggine, il tarlo, il foco, la rovina, il disordine, la dissipazione, le malattie, la miseria, la morte; tutto quello che i servitori spazzano, che i rigattieri ributtano, che i mendicanti calpestano, che gli animali trascurano; tutto ciò che ingombra, che insudicia, che puzza, che stomaca, che contamina; tutto si ritrova l

Gli diceva che sua moglie era arrivata all'estremo della dissipazione: avea rovinato il suo patrimonio: e ridurrebbe ora lui alla miseria.... E da molti si credeva che egli divorasse il patrimonio di lei.... Mi mancava anche questa, pensò il principe. Che ella si sia ridotta alla miseria? Ma come?... Non sar

Nondimeno la vetusta macchina della Repubblica continuava a reclamare tutta la sua parte di dissipazione dell'erario, senza che il più timido tentativo di riforma valesse ad alleviarne l'insopportabile peso. La macchina lavorava unicamente a vuoto e peggio.

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