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Vostra signoria sta bene? domandò l'auditore Lechini, un omettino di bassa statura, magrolino, sempre ligio, cerimonioso, e che faceva uno sforzo per non buttarsi in ginocchioni quando parlava col presidente, con gli alti magistrati della Consulta, o con qualche altro dignitario da cui dipendeva il suo avanzamento.

²⁹⁹ Villabianca, Diario ined., a. 1798, pp. 71-73. Più tardi, quando S. A. Leopoldo di Borbone soscriveva per 100 copie alla nuova edizione delle Poesie del Meli, a due onze e tarì l’una, e ne pagava anticipatamente il prezzo, un Presidente Marchese faceva altrettanto, perchè nessuno potesse pensare che un dignitario come lui facesse da meno di un Principe reale.

La colonia dei bagnanti era au grand complet e primeggiava un alto dignitario dello Stato, il commendator F. T * con la bella e gentilissima figliola, ch'è il sospiro di tutta la nostra gioventù elegante. Fu appunto in tale ricevimento che, con intervento del sindaco, in forma diplomatica, fu fatta la presentazione del principe indiano al collare della Nunziata.

Le trombe allora suonarono la messa a morte. Bombita, col suo drappo di porpora e la bellissima spada serrata nel pugno invincibile, si presentò con brio davanti al pulvinare, si scoverse il capo, tese in alto il braccio e brindò il toro ad una persona che non vidi potei scoprire chi fosse, ma certo un alto dignitario, forse il presidente medesimo delle corride, oppure una famosa bella donna.

Il re, messosi a fare l'ammiratore dell'impero, si vide costretto, in onta all'odio che a quello portavano i Borboni, a favorire gli uomini del tempo imperiale. Chiamò nel suo consiglio Montalivet, il figlio del ministro napoleonico, Molé, il grande dignitario napoleonico che non aveva mai cessato di ammirare l'impero come il trionfo delle idee dell'89, e anche Soult, per la ragione che il me faut une grande épée! Perfino il cattivo vecchio Savary, il gran birro aulico di Napoleone, fu gratificato di un'alta carica dal re della libert

Un monsignore, un dignitario della Chiesa, uno dei capi del governo pontificio, girando intorno per le vie di Roma, come un damerino, colla sua mantelletta di seta pavonazza appiccata leggiadramente sugli omeri, colla sua chioma arricciata, colle sue scarpette a fibbie d'argento, seguito dal domestico in gran livrea, adocchia una bella donna, s'informa per mezzo de' suoi agenti della sua condizione, del nome, della dimora. L'avventura è la più facile del mondo: si spargono dei dubbj sulla sicurezza del marito, del fratello, del padre, insomma della persona più cara che si abbia la donna. Si minaccia la libert

Fra le donne, le direttrici alle cucine, alle panattiere, alle fabbricatrici di tecc e di birra, alle portatrici dei vasi per queste bevande. Ogni dignitario segue il re, forma parte del suo stato maggiore e comanda un certo numero di soldati. In marcia seguono poi come addetti alla corte, una massa infinita di portatori delle tende, del tesoro, delle provvigioni, ecc.