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Aggiornato: 24 giugno 2025
A causa della presa di Dôle fu necessario che le nostre truppe, eseguendo nuovi movimenti, occupassero le posizioni situate al Sud Est di Digione, posizioni fino allora sguernite. La brigata Menotti traversò la citt
Io era arrivato poco prima dell'ultima carica; uscito appena di Digione cominciai a imbattermi in mobilizzati senza il più piccolo vestigio d'armi, che se la ritornavano tranquillamente in citt
A proposito di mangiare devo far notare ai gastronomi che avessero intenzione di andare a Digione due grandi inconvenienti: primo la eterna zuppa, che come in tutta la Francia, si mangia indispensabilmente, quasichè non vi fossero fabbricatori di paste: secondo l'ora regolare, indiscutibile del dejuner e del pranzo. Un povero disgraziato che capita in citt
Sono belle assicurazioni, ma noi abbiamo deciso di raggiungere Garibaldi e vogliamo andare a Digione.
Abbasso Frapolli! Abbasso il tenente! E qualcuno gridò anche: Abbasso il capo stazione!... Povero uomo!... come ci apparve impappinato quando si vide fatto segno di quel fuoco di fila d'interrogazioni, alla maggior parte delle quali non sapeva cosa rispondere! Li assicuro che Garibaldi è a Digione Badava a protestare. Allora a Digione! Gridammo tutti. A Digione Ripetè, come eco, il duce nostro!
Conobbi un volontario che di motuproprio si mise il berretto di luogotenente e poco dopo ottenne quel grado; non vi è esagerazione a dire che quando arrivammo a Digione, trovammo più ufficiali che soldati: i sarti e i cappellai di lassù, che avevano buon naso, riempivano lo vetrine di monture e di berretti più o meno gallonati.
Il Generale era in carrozza con l'indivisibile Basso; ambedue erano vestiti in borghese: Garibaldi aveva un cappello alla calabrese bigio ed il punch che sempre lo ho accompagnato in tutte le campagne; dietro alla carrozza venivano a cavallo il maggiore Fontana dello stato maggiore, e il capitano Galeazzi delle Guide, aiutante di campo. Il Generale sorrideva a quei popolani che l'applaudivano con tanto entusiasmo, e li salutava gentilmente con le mani. Il popolo di Digione accompagnava sempre con dimostrazioni d'affetto il Generale, e quello che si vedeva, si doveva d'ora in l
Tornano da Digione alcuni nostri feriti, tra i quali Pianigiani. Non si lagnano del contegno dei Prussiani, e fanno molti elogii di quello del popolo, sempre repubblicano anche in presenza degli invasori. Ci parlano della magnificenza dei funerali del Perla. Un battaglione Prussiano ha reso gli onori militari alla salma: tutta la popolazione è corsa lungo le vie da cui è passato il funebre corteo; la madre del prode maggiore non ha curato i lunghi disagii del viaggio ed è corsa onde essere in tempo a far meno triste l'agonia del figliuolo; essa lo ha accompagnato al sepolcro. Povera donna!.. se tuo figlio è morto gloriosamente, se il di lui nome sar
Quando rientrammo in Digione eravamo in uno stato compassionevole: impiastricciati di fango dalla punta dei capelli a quella degli stivali... eppure le belle donnine ci salutavano e ci sorridevano con grazia: la vezzosa fata che passava le sue giornate dalla tabaccaia ci volle offrire per forza dei sigari scelti, e ci mostrò con fierezza romana, una cappa d'incerato alla manica della quale faceva uno stacco molto sentito la fascia bianca colla croce rossa del soccorso ai feriti.
E batte i tedeschi a Chatillon-sur-Seine, vince a Prenois, vince nelle fazioni di Saint-Martin e di Saint-Symphorien, difende per tre giorni Digione, strappa una bandiera al nemico a Pouilly, e glorioso di venti combattimenti, in cui non toccò una sconfitta, eletto deputato d'Algeri, pagato d'ingratitudine all'assemblea di Bordeaux, rinuncia alla deputazione e ritorna, addolorato, ma senza rancori, al suo scoglio.
Parola Del Giorno
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