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LIDIA. Io non vi niego, fratel mio caro, che non abbia amato costui di tutto cuore, perché mille volte dalla vostra bocca ho inteso raccontare il valor, la virtú, i costumi e le sue gentili maniere; e io, ponendo effetto a' suoi trattamenti quando egli con voi trattava, conobbi ch'era assai piú di quello che voi dicevate.

E perchè? Non siete voi che poco fa dicevate tanto bene dei medici. , , ma non di quello, che mi pareva, con licenza di Vossignoria, un asino calzato e vestito. Guido era cosiffattamente accorato, che non potè nemmanco ridere dei motti del giardiniere. E nessun amico di casa la consiglia? soggiunse egli. O chi vuole che la consigli, se non viene in casa nessuno?

E mi dicevate che qualcheduno alimentò i vostri sospetti? ella balbettò, mossa da una istintiva curiosit

ATTILIO. Non è cosa onesta salvar l'onor e la vita di Cleria mia insieme con me, che, succedendo quel che disegna mio padre, m'ucciderei con le mie mani? TRINCA. Cosí dicevate allora. Non mi ci cogli piú.

Spinello udì il brontolio e si volse a guardare. Oh, maestro, siete voi? Che cosa dicevate? Nulla, nulla; borbottavo da me; rispose mastro Jacopo. Sai pure, è il vizio dei vecchi! Credevo che trovaste a ridire nel mio pasticcio, e ne ero gi

Ma ciò non è tutto.... riprese il campiere con un certo risolino che voleva dire, qui amicone ti coglierò in difetto. Bisogna prendere conoscenza esatta dei luoghi. È fatto anche questo. Il campiere lo guardò maravigliato. Mastro Pasquale, vi lascerete addietro i primi briganti, ve lo dico io. Caspita come la gioventù apprende presto a' nostri giorni! e dicevate di non sapere....

Vi battete?!... Con.... lui?... È lo scandalo che volete? È lo scandalo? Ora che cosa direte a Piero? Con chi vi battete, e perchè? E non me lo dicevate! E non mi avvertivate di nulla. E i vostri progetti di poc'anzi? Tacere, andarvene via. E vi battete? Avete sentito questo bisogno, questa necessit

Prospero e Ariele rimangono invisibili. Entrano CALIBANO, STEFANO e TRINCULO tutti bagnati. Piano, vi prego, che la cieca talpa non possa udire i nostri passi. Siamo vicini alla sua grotta. Mostro, il vostro folletto, che dicevate inoffensivo, si è condotto con noi come un fuoco fatuo. Mostro, puzzo da capo a' piedi di piscio di cavallo: per la qual cosa il mio naso è indignatissimo!

ESSANDRO. Oimè, che bestiemma avete detta! o che galante, ricco, dotto e bel giovane che dicevate questa mattina! Questi è un ospedal di cancheri! Povera signora, che non fusse mai nata! GERASTO. Perché? ESSANDRO. Perché piú brutto mostro si potrebbe veder in terra? anima puzzolente, a cui con la sola vista non potria mover vomito? GERASTO. È ricco. ESSANDRO. Altro ci vuole.

Negli uomini più eminenti della Nazione... Dunque... come voi dicevate poco dianzi... noi dobbiamo fare a gara nel sostenerci... nel prestarci mano... nel renderci scambievoli servigi... dobbiam stringere una alleanza compatta... E solida... Usare di tutti i mezzi... Solidi...