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Aggiornato: 2 maggio 2025


L'alfier nero fu pubblicato prima nella rivista milanese Il Politecnico, poi, insieme con Iberia, sotto il titolo complessivo Un paio di novelle, nella Strenna italiana pel 1868 dell'editore milanese Ripamonti-Carpano: è la sola novella che abbia avuto l'onore e la fortuna di due edizioni, dalla prima alla seconda delle quali corrono pochissime differenze, bastanti tuttavia a mostrare con quanta cura il Boito la scrivesse, ché alcune, per quanto minute, rappresentano un miglioramento dell'espressione, una vera finezza artistica, e perciò le più importanti raccolgo più oltre.

Pag. 4, colonna destra, rigo 10: e come che molte ne ricogliesse tu camminando tutto il seco. Rimane, poi, a pagina 1, il nome dell'autore, che da Boccaccio è divenuto =Di Boccaccio=. Credo che la particella gentilizia sia una aggiunta dell'editore, per accreditar l'opera.

Federici allargava la zona dei suoi studi nella letteratura di altre lingue, in manica di camicia, senza mai smettere, senza mai aprire bocca, come se fosse stato obbligato dal regolamento carcerario a divorarsi un dato numero di pagine, e Giovanni Suzzani si sprofondava nei romanzi dell'editore Aliprandi, scoppiando talvolta in risate così plateali e così rumorose che costringevano il secondino di guardia a buttare per il buco un ordine imperioso: Silenzio!

Nell'attuale tendenza degli studi verso una maggiore curiositá delle cose straniere, ci sembra opportuno e lodevole il disegno dell'editore padovano.

La Martineau ebbe tempo di completarla e di lasciarla negli armadi dell'editore per venti anni. Per venti anni i suoi amici si aspettavano, ogni mattina, di leggere nei giornali la fine della giornalista che ha prodotto più di ogni altro uomo del suo tempo. Nel '98 è capitato alla Kuliscioff quello che un secolo prima era capitato a madame Roland.

Anche senza il sussidio dell'editore, sarebbe forse venuto fatto di raffigurare all'abito bianco il mugnaio, s'è pur vero che in questa nuova «dotta elucubrazione» sieno rinfrescati «a maniera di allusione», come a taluno è sembrato, alcuni tratti in dispregio del tragico italiano; ciò che deve far parimente rivivere l'indegnazione de' classicisti non meno che de' romantici.

Parola Del Giorno

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