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Aggiornato: 22 giugno 2025
Così, era stato ufficiale di cavalleria, poi commerciante audace, poi ricco e instancabile cosmopolita, zerando oggi l'opera d'ieri; marito per caso; amico dubbio; non convinto di nulla, nemmeno dei propri diritti; intollerante di doveri certi e scrupoloso per doveri fantastici.
Ho altrove parlato dello Stato teocratico e della missione universale del giudaismo, dal quale poteva solo aver origine l'idea cosmopolita del cristianesimo, che incontrandosi col principio di dominazione mondiale del popolo romano, assunse una forma del tutto nuova.
Si perdonino queste astrettezze anche a me; era impossibile scansarle. Veniamo ora a qualche esempio. Le nazioni sono degli individui grandi, direbbe il De Meis; e come tutti gl'individui hanno un modo speciale di sentire e di pensare e un modo altrettanto speciale di dar forma ai loro concetti. Ora ecco una poesia di amore di un poeta cosmopolita.
L'Ojetti però non è giovane per nulla; non scettico nè sonnacchioso, ha anzi una fede profonda e la proclama ad alta voce: crede nell'arte cosmopolita. Come lo Zola disse della letteratura francese: Sar
La notte del quattro settembre 1982, da un magnifico palazzo posto nelle vicinanze dell'Antico giardino uscivano tre giovani donne Luce, Viola e Fidelia tre tipi di quell'angelica bellezza, che l'amore cosmopolita aveva creato da pochi anni rigenerando la specie umana. Oh! finalmente si respira! esclamò Fidelia, la più giovane delle tre.
Le discordie cittadine, l’ire di parte, e le guerre degli Stati d’Italia piccoli o grandi fra loro, non erano nel medio evo che l’effetto di un assoluto municipalismo che, insieme al concetto cosmopolita, tuttor dominante, dell’impero romano, non faceva lor concepire neppur l’idea di nazione fosse pur federata, non che quella della sua unit
E questa resurrezione l’ha compiuta un giovane a cui la letteratura, il giornalismo, il teatro, la vita dell’Europa cosmopolita, i salotti eleganti di Parigi e di Vienna promettevano tutte le dolcezze; un giovane bello e libero, fervido di giovinezza e d’ingegno, che non aveva bisogno di gridare al mondo: guardatemi, voi non mi conoscete, io sono ebreo; guardate, io son fratello dei pezzenti di Polonia e di Russia; nelle mie vene scorre il sangue delle folle oscure che l’Europa calpesta e caccia; io potrei gioire, io potrei trionfare, ma preferisco combattere; nessun antisemitismo forse potrebbe sbarrare il cammino al mio ingegno, alla mia bellezza, alla mia energia; ebbene, io lo sfido, io l’offendo. Io voglio una cosa singolare: io voglio soffrire per la libert
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