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Aggiornato: 15 luglio 2025
Avete ragione di interrompermi. A voi importa poco il mio stato d'animo. Voi non volete del condannato che i patimenti, ed eccomi a compiacervi. Sono della provincia di Avellino e nato nel '48. Facevo il massaro, e il ganzo di mia moglie adultera era il figlio del padrone.
«Condannato, esule, amnistiato, offeso nella salute come nelle sostanze, percosso da vecchie ingiurie, e da nuove, a me piace, a me giova durare così, finchè la Patria non reputi onesto riparare; e se non riparer
«E Dio ti ha condannato: la mia spada non ha mai dato colpo in fallo.»
Sapete, disse un giorno Gisella, cogliendo a volo negli occhi di Maurizio uno di quei lampi che parevano illuminare di tetra luce il fondo del cuore, sapete che alle volte, stando qui accanto a me, mi avete l'aria d'un condannato?
Eppure tentava illudersi ancora, ed almeno voleva attendere a perdere ogni speranza l'ultimo istante; come il condannato a morte, che talora non vuol persuadersi di dover perire se non al momento della esecuzione. E sì che il contegno di donna Maria poteva bastar solo a farle indovinare il vero.
Sono o effetti di luce nell'atmosfera di Marte, o illusioni ottiche prodotte da vapori in vario modo, o fenomeni glaciali d'un inverno perpetuo a cui sarebbe condannato tutto il pianeta, o crepature raddoppiate nella superficie di esso, o crepature semplici, di cui si duplica l'immagine per effetto di fumo eruttato su lunghe linee e spostato lateralmente dal vento.
Arrestato presso Santa Agata dei Goti, mi trasportarono a Benevento, e mi gettarono entro una prigione, dove traverso una porta udii congiurare la vostra rovina: non pertanto io era condannato a morirvi di fame, se altri non mi soccorreva.... la vostra nobile figlia mi soccorreva....» «E a te chi fu che lo disse?»
La vita materiale dell'avvocatino Ariberti, fra il tribunale e lo studio, condannato per anni ed anni a non avere che moscerini, clientucoli al civile e ladruncoli al criminale, s'intender
La era come il misero condannato alla flagellazione, il quale, dopo un certo numero di sferzate, più non sente quasi il batter della verga sulle lacere carni, ma ne sente al cuore più doloroso e più intollerabile il colpo.
«Hai tu commesso delitto?» «No.» «Sei per commetterlo?» «Sì.» «E che cosa vuoi dal Signore?» «Ch'ei mi salvi da una forza che mi strascina alla colpa.» «Qual forza? Cristiano, dì voglio; e vorrai.» «O Frate, Frate, voi siete incredulo, ma io per la notte e pel giorno sono condannato ad ascoltare la voce del mio tradito genitore.» «Che domanda?» «Un delitto.»
Parola Del Giorno
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