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Democrito, che 'l mondo a caso pone, Diogenes, Anassagora e Tale, Empedocles, Eraclito e Zenone; e vidi il buono accoglitor del quale, Diascoride dico; e vidi Orfeo, Tulio e Lino e Seneca morale; Euclide geometra e Tolomeo, Ipocrate, Avicenna e Galieno, Averois, che 'l gran comento feo.

Dodon, che de' costumi è giá informato, piglia i mariti e gran ragione allega, dicendo: Le consorti abbian giudizio: non è piú tempo di fuggire il vizio. Invidia solo è quella che le irrita: è troppo bella Conegonda e adorna. Fará dell'altre un comento alla vita: se fuggon, conto a voi punto non torna. Conegonda ha eloquenza ed è gradita: saprá scoprire a voi tante di corna.

E sembra che abbia voluto dirgli: Negli altri suoi versi c'entra troppa politica, troppa partigianeria. Nati in circostanze eccezionali, hanno tutti i difetti delle produzioni che prendono occasione di un fatto politico particolare, di cui, nel momento che esso avviene, non si può dare un giudizio equo e sereno. Quando sopravvengono altri fatti che lo commentano e lo spiegano, la spiegazione e il comento affrettati, monchi, ingiusti ne diminuiscono il valore, specialmente se quei versi non hanno tale eccellenza di forma da ridurli immortali. Lasciamo che li ricerchino coloro che vorranno rintracciarvi i sentimenti e le idee dell'uomo politico. Costoro non si arresteranno a un'epoca, frugheranno qua e l

Qui fece un istante di pausa, e tosto nacque un generale bisbiglio a comento de' suoi detti, ma dato un segno colla mano e ricomposti tutti a silenzio, riprese: "S'io presentemente dubitassi della vittoria avendo voi per capitani, e per soldati uomini fidi ed esperimentati quanto lo sono i nostri, farei il più manifesto torto al coraggio ed allo splendido valore di tutti. La serie delle nostre battaglie fu una catena di trionfi: questa, che sar

Compuose ancora un comento in prosa in fiorentino volgare sopra tre delle sue canzoni distese, comeché egli appaia lui avere avuto intendimento, quando il cominciò, di commentarle tutte, benché poi, o per mutamento di proposito o per mancamento di tempo che avvenisse, piú commentate non se ne truovano da lui; e questo intitolò Convivio, assai bella e laudevole operetta.

Quanto all'assassinio del principe Arrigo, è indubitata la colpevole indulgenza di re Carlo verso gli omicidi. Benvenuto da Imola nel comento su la Divina Commedia al verso: «Mostrocci un'ombra dall'un canto sola, ecInf., c. 12, riferisce il dilemma che si facea a biasimo di Carlo: «Se il sapea fu un ribaldo; se no, perchè nol punì

Democrito, che 'l mondo a caso pone, Diogenes, Anassagora e Tale, Empedocles, Eraclito e Zenone; e vidi il buono accoglitor del quale, Diascoride dico; e vidi Orfeo, Tulio e Lino e Seneca morale; Euclide geometra e Tolomeo, Ipocrate, Avicenna e Galieno, Averois, che 'l gran comento feo.

D'Esclot, cap. 64. Cronica di Morea, lib. 2. Gio. Villani, lib. 7, cap. 57. Paolino di Pietro, in Muratori R. I. S. tom. XXVI, ag. Montaner, cap. 71. Benvenuto da Imola, comento alla Divina Commedia, al verso: Cantando con colui dal maschio naso. Purgat., c. 7.

Io non rido di tal comento come fa il Biagioli, perchè tutte le memorie degli uomini portano superstizioni, empie e ridicole almen quanto il mangiare una zuppa sul cadavere dell'ucciso. Carlo I d'Angiò fu spirito forte, come diremmo in oggi. Ma non trovando questo fatto in alcuno degli scrittori contemporanei di parte contraria a lui, conchiudo che, o la favola nacque dopo la loro et