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Per guerra di popolo noi intendiamo una guerra santificata da un intento nazionale, nella quale si ponga in moto la massima cifra possibile delle forze spettanti al paese, adoprandole a seconda della loro natura e delle loro attitudini nella quale gli elementi regolari e gl'irregolari, distribuiti in terreno adatto alle fazioni degli uni e degli altri, avvicendino la loro azione nella quale si dica al popolo: la causa che qui si combatte è la tua; tuo sar

E non parlo di quelli che fanno apertamente l'apologia della Germania. In questi momenti, riuscirebbe forse piú opportuno e simpatico il loro silenzio; ma almeno hanno il coraggio delle proprie predilezioni; e poi, un nemico palese si combatte meglio. Assai piú pericolosa è l'opera di altri, i quali, pur protestando fiera ed intransigente italianit

Gallo combattè con il toro pezzato in maniera degna del suo glorioso avversario; lo mise a morte con due spade, poi venne a rendere la sua vittoria nelle mani dell’impassibile Bombita. Davanti a queste grandezze un po’ coreografiche, la folla proruppe in tumultuose ovazioni.

A tutte le elezioni della monarchia di luglio andava a segno la confessione, che Guizot fece una volta a proposito di una lotta elettorale: non si contende pei principii, ma per un caos di candidati che il governo appoggia o combatte. «La nostra intenzione è di rovesciare quanti più governi è possibile», riconobbe uno dei capi dell'opposizione.

S'io non l'avessi veduta gridava Ugo: non l'avrei conosciuta, non sarei fuggito per lei! E chi è lei? S'io non l'avessi conosciuta? Cavaliero che combatte senza pensiero di dama è vulgare mercenario! Se io non l'avessi amata? Ma se era destino, se è destino ch'ella riaccenda la vendetta! E la vendetta sar

E chi conta nel sonno il suo danaro, e chi in sogno combatte un suo rimorso, e chi con suggellate iridi un corso segue di fiume susurrante e chiaro: e l’amico e il nemico e il vile e il forte guardai nell’ora in cui l’orgoglio oblia la maschera: e mal fu: per chi lo spia il sonno è più tremendo della morte.

Dammi ascolto, figliuolo, riprese il vecchio, e fa quel che dico; metti insieme una cinquantina di scudi.... a tua madre, a tua sorella penserò io... quel poco che posso.... e poi, la Provvidenza non c'è per niente. Fa dunque così; non dir nulla agl'ignoranti, i quali ridono sempre del povero che combatte e spera; va con Dio, va fino a Roma, e domanda il tuo avvenire a Raffaello, a Michelangiolo, a Guido e a quegli altri pochi loro fratelli. Se puoi piangere dinanzi a que' miracoli degli uomini, se il cuore ti batte più forte e la mano non ti trema, segui pure la via: potr

Colui che combatte nel vastissimo campo del mondo, davanti agli occhi della folla, ora sotto l'amarezza dei fischi, ora nelle grandi ed aride consolazioni dell'applauso o colui che si ristringe, ignorato, ignorante, nella famiglia? Io non lo so; e nessuno, nessuno può dirmelo.

Un giorno trascinò le sue barche sull’Oceano che le ingoiò; egli si salva a nuoto, ritorna a terra, ricompone la legione, combatte e vince.

Lascio la mia terra perchè lassù in riva al Tevere si combatte e si muore... lascio Pozzallo e le mie care colline perchè onore e dovere mi chiamano... lascio gli oggetti a me più cari... voi... Eloisa... amici e compagni... perchè non di soli studi di solo amore debbo vivere... oggi il vero patriota impugna le armi per essere libero e sapiente domani! E partite?... Domattina.