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Aggiornato: 8 luglio 2025
Nancy, colle labbra bianche, disse: Sì. Ne sei proprio certa? domandò Anne-Marie; e, quasi senza volerlo, rialzò gli occhi verso il pallone. Sì, cara, disse sua madre; e pianse. Ma Anne-Marie era volata alla porta. Pap
Quella cocotte francese, sfinge non egiziana metteva tanta suddizione e pur tanta concupiscenza nel cuore di certi nostri giovani i quali colle dame e colle crestaie concittadine si mostravano audacissimi, e ha dato una tinta così speciale ai fatti; della vita milanese e ai caratteri delle persone colle quali ebbe a che fare, nei pochi mesi di sua residenza, che bisognerebbe essere proprio un balordo per non cavarne un libro interessante.
Nulla di comune colle feste popolari dei paesi civili.
Metilde colle mani nei capelli, cogli occhi stravolti, esclamava:
Perez era rimasto in silenzio, non comprendendo. Se ti decidessi a restare riprese poi, tanto per dire non ti consiglierei quest'albergo, nè gli altri del centro. Sono i più frequentati dalla gente danarosa, ma c'è troppo frastuono intorno. Dovresti andare all'«Hôtel Monsalvato», sul Colle d'Elsa, a quattrocento metri sul livello della baraonda cittadina; è un incanto.
Dopo Monzon, la campagna aragonese non è che vaste pianure, chiuse in lontananza da lunghe catene di colline rossastre, con pochi miseri villaggi, e qualche colle solitario su cui nereggiano le rovine d'un castello antico. L'Aragona, gi
Ora non fu poca la meraviglia, anzi lo stupore della signora Zita degnissima, quando vide il letto deserto e non ancora toccato. La povera donna strabiliò addirittura, allorquando, nel voltarsi a caso verso la finestra, gli venne veduto il padrone, ancora imbacuccato nella sua veste da camera, colle braccia abbandonate sulle ginocchia, il capo appoggiato contro la spalliera del sof
Non contento però il signor Mombelli di allettarne giá tanto colle sue belle maniere musicali, volle valersi anche d'un altro mezzo astutissimo onde trarre a sé la nostra riconoscenza, e seppe rifarci perfino del poco decadimento della sua voce.
Non si sa esattamente dove Fra' Angelico nacque. Il Marchese ritiene che egli provenga da Castel di Vicchio nel Mugello, distante alcune miglia da Colle di Vespignano, la patria di Giotto. L'anno di nascita sarebbe il 1387; il suo nome era Guido. Dapprima imparò a Firenze a dipingere in miniatura, come suo fratello Benedetto che era abilissimo in quest'arte.
Fu dunque sempre creduto che il ducato di Milano, prima del reggimento spagnuolo, quantunque abbia subite infinite crisi, le abbia però sempre subite nel rapporto esterno, nel rapporto colle nazioni conquistataci, non mai nell'interna vita, la quale fosse poi sotto a un governo, che sotto a un altro, si credette continuasse ad esser sempre vegeta e rigogliosa.
Parola Del Giorno
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