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La natura aveva forse voluto fare un complimento a Raffaello Sanzio, che in questa parte ebbe talvolta a correggerla. E mai collo di donna fece pensare più di questo ai flessuosi candori e alle armoniche movenze del cigno. Il seno poi, era fior di latte rappreso, e i teneri contorni dell'òmero avevano la soave fermezza e i miti splendori del marmo di Carrara.

Quale il fiume superbo, ove ancor piange Cigno sul caso di Fetonte indegno; O quale il Nilo sconosciuto o 'l Gange, Se 'l freno usato ha de le ripe a sdegno, Dilaga orrendo in gran diluvii, e frange Ogni argine, ogni sponda, ogni ritegno, E biade e selve e ciò, che opponsi intorno, Ne porta al mar su l'implacabil corno.

Il poveretto protestò, si contorse, disse che con quel chiodo nel cuore di non potere dar soccorso presto alla figliuola, pur che lo lasciassero in pace, gli avrebbe dati dei milioni se li avesse posseduti.... , egli aveva altre sei mila onze, però due giorni addietro le aveva prestate al fratello, cui bisognavano per compir la somma necessaria alla compra del Cigno, messo in vendita dai Carabillò di Cammarata.... Se non gli credevano gli potrebbe far leggere....

Tu, intanto, va dal tuo cavallo con un pugno d'avena, perché non muoia di fame. Questi, cugina mia, non sono uffici da principi, rispose Estebano; lascia che il cigno provveda egli stesso al suo pane e il cavallo alla sua avena. Non istaccarti da me: il tempo fugge, l'ora batte alla porta. Guai a chi esce dal cerchio che gli segnò la fortuna!

quand’ io udi’ «Venite; qui si varca» parlare in modo soave e benigno, qual non si sente in questa mortal marca. Con l’ali aperte, che parean di cigno, volseci in colui che parlonne tra due pareti del duro macigno. Mosse le penne poi e ventilonne, ‘Qui lugent’ affermando esser beati, ch’avran di consolar l’anime donne.

O sogno di bellezza estetica che dinanzi al vocabolo raro, al periodo armonioso e voluttuosamente snodantesi come collo di cigno o come corpo di serpe che rinnova la sua spoglia sotto i raggi canicolari, dimentichi che il vocabolo è segno e confondi l'essenza della musica con l'essenza della parola!

13 C'è 'l duca de' Carnuti Ercol, figliuolo del duca mio, che spiega l'ali come canoro cigno, e va cantando a volo, e fin al cielo udir fa il vostro nome. C'è il mio signor del Vasto, a cui non solo di dare a mille Atene e a mille Rome di materia basta, ch'anco accenna volervi eterne far con la sua penna.

quand’ io udi’ «Venite; qui si varca» parlare in modo soave e benigno, qual non si sente in questa mortal marca. Con l’ali aperte, che parean di cigno, volseci in colui che parlonne tra due pareti del duro macigno. Mosse le penne poi e ventilonne, ‘Qui lugent’ affermando esser beati, ch’avran di consolar l’anime donne.

Le belle pigianti al levar del sole son balzate dai loro letti di piume di cigno per gettarsi nella folla chiassosa che invade tutte le aree di spettacolo. Fanfare da trecento, da quattrocento e più suonatori irrompono dalle colline, riempiendo l'aria di musiche esilaranti.

Ti odio e ti amo immensamente! esclamò ella delirante. Quel bacio fece sull'arabo l'effetto di un morso di serpente. Le sue mani nervose si strinsero attorno il collo di cigno della greca ed ebbe per un momento l'idea di strozzarla. Ma s'arrestò subito senza forze e senza coraggio e cercò d'alzarsi spaventato, inorridito e fors'anche affascinato.