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Aggiornato: 10 maggio 2025
Sui rugiadosi margini, mentre cadeva il sole, Nelle ebbrezze del polline cantavan le viole; Cantavano con note di profumi, E cantavano il maggio; E tremolanti sui roridi dumi Diceano: Il nostro è il più gentil linguaggio!
Da poppa stava il celestial nocchiero, tal che faria beato pur descripto; e piu` di cento spirti entro sediero. 'In exitu Israel de Aegypto' cantavan tutti insieme ad una voce con quanto di quel salmo e` poscia scripto. Poi fece il segno lor di santa croce; ond'ei si gittar tutti in su la piaggia; ed el sen gi`, come venne, veloce.
Da poppa stava il celestial nocchiero, tal che faria beato pur descripto; e più di cento spirti entro sediero. ‘In exitu Isräel de Aegypto’ cantavan tutti insieme ad una voce con quanto di quel salmo è poscia scripto. Poi fece il segno lor di santa croce; ond’ ei si gittar tutti in su la piaggia: ed el sen gì, come venne, veloce.
Questi ostendali in dietro eran maggiori che la mia vista; e, quanto a mio avviso, diece passi distavan quei di fori. Sotto così bel ciel com’ io diviso, ventiquattro seniori, a due a due, coronati venien di fiordaliso. Tutti cantavan: «Benedicta tue ne le figlie d’Adamo, e benedette sieno in etterno le bellezze tue!».
'In exitu Israel de Aegypto' cantavan tutti insieme ad una voce con quanto di quel salmo e` poscia scripto. Poi fece il segno lor di santa croce; ond'ei si gittar tutti in su la piaggia; ed el sen gi`, come venne, veloce. La turba che rimase li`, selvaggia parea del loco, rimirando intorno come colui che nove cose assaggia.
‘In exitu Isräel de Aegypto’ cantavan tutti insieme ad una voce con quanto di quel salmo è poscia scripto. Poi fece il segno lor di santa croce; ond’ ei si gittar tutti in su la piaggia: ed el sen gì, come venne, veloce. La turba che rimase lì, selvaggia parea del loco, rimirando intorno come colui che nove cose assaggia.
Questi ostendali in dietro eran maggiori che la mia vista; e, quanto a mio avviso, diece passi distavan quei di fori. Sotto cosi` bel ciel com'io diviso, ventiquattro seniori, a due a due, coronati venien di fiordaliso. Tutti cantavan: <<Benedicta tue ne le figlie d'Adamo, e benedette sieno in etterno le bellezze tue!>>.
Questi ostendali in dietro eran maggiori che la mia vista; e, quanto a mio avviso, diece passi distavan quei di fori. Sotto così bel ciel com’ io diviso, ventiquattro seniori, a due a due, coronati venien di fiordaliso. Tutti cantavan: «Benedicta tue ne le figlie d’Adamo, e benedette sieno in etterno le bellezze tue!».
Questi ostendali in dietro eran maggiori che la mia vista; e, quanto a mio avviso, diece passi distavan quei di fori. Sotto cosi` bel ciel com'io diviso, ventiquattro seniori, a due a due, coronati venien di fiordaliso. Tutti cantavan: <<Benedicta tue ne le figlie d'Adamo, e benedette sieno in etterno le bellezze tue!>>.
Era ne la stagion ch'i verdi prati d'ogni intorno fiorian; fiorian le rose, e cantavan gli augei tra i novi fiori, quando prima ti vidi; e come prima ti vidi, così ratto al cor mi corse, mosso da la virtù de' tuoi bei lumi, con gelato timor caldo disio. Da quel dí innanzi entro 'l mio petto chiuso ho continuo portato il foco e 'l ghiaccio. E gi
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