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Suor Anna Brighton doveva esser morta a Stonehaven; il nome della contessa d'Arda si cancellava dalla croce del cimitero della Sallaz. Del principe e della giovane nihilista nessuno seppe più nulla dopo la liberazione: sicuramente essi erano tornati alla loro propaganda. Ai loro amori, anche? Era probabile: dopo l'eroico tentativo di salvarlo, Alessandra Natzichev doveva aver vista ricambiata da Zakunine la passione che ella gli portava. I giornali, pieni una volta delle notizie relative all'accusa che li minacciava entrambi, non parlavano più di loro; altre storie di altre passioni occupavano il posto gi

Una prima notizia, riferita dai giornali inglesi che annunciavano il ritrovamento di suor Anna Brighton, distrusse i dubbii del magistrato. La religiosa, dicevano i fogli, era colpita da una grave paralisi, non aveva più l'uso del corpo della favella.

Chi è suor Anna? domandò il magistrato, che aveva lasciato pazientemente interrogare la verbosa signora. Suor Anna Brighton, l'antica sua maestra inglese. Dove sta? Non so. C'era il nome sulla busta, un nome straniero. Non sapete neppur voi l'indirizzo? soggiunse il giudice rivolto al principe Alessio. Lo ignoro; però...

Poche ore dopo desinavo nella stazione della strada ferrata di Brighton, e avevo rinunziato al proposito di morire in Inghilterra.

La povera giovine sorpresa nel proprio segreto gli contò allora la sua vita degli ultimi mesi, un romanzo di trista e funesta dolcezza. L'infelice s'era lusingata di tradurre in pratica il suo sogno di Brighton. La quiete del Presbitero l'aveva sedotta, ammaliata il carattere timido, pensieroso e malinconico di Don Luigi, allora giovane di aspetto e di forze malgrado i suoi quarant'anni sonati.

Dalle altre carte della defunta nessuna luce veniva: le più importanti erano un fascio di lettere di quella suor Anna Brighton a cui ella aveva scritto la mattina stessa della catastrofe.

E il Ferpierre aprì con mano tremante dall'ansia l'altro foglio, che diceva: «Suor Anna Brighton abita a Stonehaven, contea di Kincardine, Scozia. Sono stati presi gli accordi con la magistratura inglese per assumere la sua testimonianza

La lettera a suor Anna Brighton avrebbe svelato il mistero; ma suor Anna non si trovava. Alla Nuova Orléans, di dove erano datate le ultime sue lettere rinvenute presso la morta, non stava più; nessuno sapeva dire dove fosse andata. Il Ferpierre tuttavia sperava che un giorno o l'altro ella stessa avrebbe fatto pervenire alla giustizia il documento cercato.

Quando venne la primavera Rosilde per suo consiglio affittò un grazioso villino dalle parti di Brighton. L'aria aperta, la quiete della vita campestre compierono la sua guarigione.