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Aggiornato: 2 ottobre 2025


Mettetevi alla nostra testa, Comandante, e vedrete come aggiusteremo quella canagliaed i Bolognesi non burlano quando si tratta di fatti.

Roberto di Ginevra, cardinale legato, cercò scostare i Bolognesi dalla lega promettendo loro il perdono del commesso errore, ed il mantenimento della libert

Frati Godenti fummo, e Bolognesi, Io Catalano e questi Loderingo Nomati fummo e da tua terra presi

Siamo nello scorcio del 1797 e nei primordî del 1798. Il partitario (impresario) Toti fa andare sulle scene del S.a Cecilia la nuova opera Vergine del Sole del Cimarosa con questa prima donna seria. Ma c’è in Palermo la prima donna buffa, Cecilia Bolognesi, alla quale il Capitano della citt

Dal lato di mezzodì non v’era più omai da temere; però, prima di scendere nell’opposta vallata della Limentra, il Vergiolesi volle mandare esploratori lungo di essa per non trovarsi sorpreso nel basso di Spedaletto da altri nemici, che potevano essere i Bolognesi. Costretto ad attendere, fece far alto a tutte le schiere.

Arnaldo di Pelagrua francese, cardinale di Santa Maria in Porto, nel tempo di che discorriamo risedeva come legato pontificio in Bologna. Il capitan Vergiolesi vedevasi tuttodì minacciato da lui, e da quel Comune che parteggiava pe’ Guelfi Neri, d’assediargli il castello. La somma delle ragioni era quella del diritto di conquista, contro l’avverso partito; del più forte contro il debole. Le milizie di Bologna si erano infatti avanzate verso il confine di quel territorio vicinissimo della Sambuca. Allora sorse nell’animo del capitano di mandar di nascosto il suo consanguineo Lando de’ Vergiolesi, sotto nome di ambasciatore del vescovo di Pistoia, a papa Clemente in Avignone, acciocchè e’ comandasse che i Bolognesi desistessero dalle ingiuste pretese. Ma il papa, sospettando del vero, richiese a Lando il mandato del vescovo. Or come questo non era che uno di quelli strattagemmi tentato altre volte, trattandosi di possesso gi

Preso il primo dai Bolognesi, poi dai Pistoiesi ricuperato, il vescovo Graziadio lo cede in feudo ai conti di Panico. Ma nel 1256, Guidaloste Vergiolesi vescovo di Pistoia vi rinnovò il diritto per e pel suo Comune, e ne investì un suo parente col titolo di visconte, o vicedomino.

Braccio da Montone capitano di ventura messo da Giovanni XXIII a tenere Bologna in devozione della santa sede, viste le cose di cotesto Papa andare a rifascio, vende ai Bolognesi la propria libert

Il granduca di Toscana Cosimo I, li Bolognesi e gli Olandesi ne seguirono poco dopo l'esempio con la fondazione di quelli di Pisa e di Firenze, di Bologna e di Leiden. Il primo custode dell'orto fu Luigi Anguillara bolognese, di cui abbiamo un libretto non dispregevole in materia di piante. Fu condotto al pubblico servizio nel 1546.

Dopo la risposta assai perentoria che il Vergiolesi gli aveva spedito, si eran risolute a parole. Incerti sempre i Bolognesi delle forze che avesse, in quanto che quella sua gente (non molta a dir vero), facendola comparire a brigate or qua or l

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