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Pensando che s'avvicinava la sera e a casa mi aspettava la minestra calda col buon brodo, e la carne, e la lucerna allegra, e la tovaglia di buon augurio, avrei voluto condurla con me e darle la mia parte, e sorriderle.... Che cosa avevo io fatto nel giorno per trovarmi servito, scaldato, allegrato? Povera bimba! Lo dissi alla mamma: Una bimba come quella non oserei sognarla mia, e tacqui.

Luisa Cima porta dei vestiti senza strascico, rotondi, semplici: delle giacchettine attillate e brevi, delle mantelline da bimba, delle grandi cravatte di merletto dove, la sua testina pare che s'immerga per disparire: dei colletti di pelliccia tutti irti dove essa sembra, ancora una volta, un uccellino freddoloso: dei cappellini fatti con un fiore e con un nastro, con una farfalla e una veletta, dei cappellini fatti di niente.

Capisco che avevate ragione.... Se mi volete, vengo a star con voi... per ora almeno... Sicuro che ti vogliamo.... Sei la nostra creatura.... Ma si può sapere?... Non c'è nulla... nulla.... E Margherita? E il babbo? Stanno benissimo.... Dormono ancora.... Però vorrei sapere.... Oh è inutile, mamma.... S'intese la voce della bimba che chiamava: Nonna, nonna!

Oh fratello, fratello! gridò Bambina singhiozzando. Silenzio, bimba. Non son io che l'ho voluto; non sei tu che l'hai provocato: l'abisso invoca l'abisso; ebbene cadiamoci. Tu mi riempi di terrore.

Comparve subito Maria che si gettò piangendo nelle braccia di Metilde, la quale corrispose colle sue lagrime a quelle della cugina. Scambiarono dolenti condoglianze sulla povera nonna, sulla bimba tanto desiderata, e tutti insieme si recarono direttamente al letto di pap

All'atroce dubbio s'era mescolato un raggio di speranza. Almeno per un giorno, o due, la bimba non morr

Ma Vinciliati che, urlando, correva lungo il treno, seguito dal capo conduttore e da un facchino con due valigie, nel passar davanti alla carrozza ove c'era Varedo, si quetò per incanto. Voi qui?... O che c'è un posto? Per esserci un posto, c'è rispose Varedo. Guardate voi... Siamo in quattro, compresa la bimba... Se volete?...

Ma guardate un poco come ci siamo fatte grandi e belle, zitte zitte, senza dirne nulla allo zio del cuore!... Non te ne rammenti più, dello zio del cuore?... Abbiamo perduto un poco di memoria, intanto che ci siamo fatte signorine?... La bimba avvampò.

Stefano era felice di vedere sua moglie ristabilita in salute, ed era soddisfatto della contentezza degli altri. E quando vedeva la sua Beppina allattare la neonata, la gli pareva una delle più belle madonne di Rafaello. La bimba fu battezzata col nome di Maria. Ma anche in seno d’una esistenza felice, Stefano non dimenticava mai i principii succhiati col latte, e sviluppati in tutta la loro forza dalla educazione paterna, dalle lotte del quarant’otto, e dai successivi avvenimenti della patria. Nessun galantuomo viveva indifferente alle faccende del giorno, si chiudeva in casa con sentimenti da egoista, abbandonando l’avvenire della patria alla fatalit

E soggiunse, accompagnandolo attraverso le stanze impregnate d'un acuto profumo di ginepro: Se tu fossi arrivato almeno iersera! Era impossibile egli balbettò. E poi sarebbe stato lo stesso... Nemmeno iersera sarei arrivato in tempo... Per la bimba no... Ma per Diana... Diana?... Che cosa l'è successo?... dov'è? chiese Varedo, turbato da questa frase sibillina.