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Aggiornato: 16 luglio 2025
Si trovò in una specie di bassa galleria che s'addentrava nelle viscere della terra, le cui pareti erano coperte da bizzarre sculture assai sporgenti. Proprio in quell'istante i beduini tornavano alla carica a passo di corsa colle lancie in resta, animandosi l'un l'altro con selvaggie urla di guerra.
Ad un suo comando i beduini smontarono e i cammelli vennero radunati in cerchio e legati gli uni cogli altri. Un uomo fu lasciato a guardia di loro e gli altri si misero in cammino rassentando i gruppi di bauinie, ora raddoppiando il passo e ora rallentandolo e nascondendosi quando qualcuno della scorta volgeva il capo indietro.
La notte era oscura per le nubi che si accavallavano in cielo, ma si vedeva a qualche distanza. Essi scorsero due lunghi canotti navigar lentamente sul fiume, cercando di dirigersi verso la riva. È Daùd coi suoi uomini, disse Omar all'orecchio di Fathma. Se potesse approdare senz'essere scorto. È impossibile, mormorò l'almea. Non vedi i beduini imboscati fra le canne?
Dieci o dodici beduini sbarravano l'apertura e l'accolsero con urla minacciose dirigendo verso di lui le lance e gli jatagan. Per un momento il fuggiasco ebbe l'idea d'avventarsi furiosamente contro di loro e d'aprirsi il passo colla forza, ma male armato e mal fermo com'era, non lo ardì e retrocesse di corsa.
In un batter d'occhio fu legato solidamente e trascinato via, nel mentre che una terza scarica di fucili partiva dal campo gettando a terra un altro bandito. I beduini, preceduti da Fit Debbeud attraversarono come un uragano la pianura, si gettarono in mezzo alle colline e in men che lo si narri giunsero ai loro mahari.
Aprite per tutti i fulmini del cielo! Omar si scagliò contro di essa colle pistole in pugno, ma non ebbe il tempo necessario per giungervi, poichè violentemente s'aprì e due beduini irruppero nella stanza colle scimitarre alzate. Fathma gettò un grido. Non aver paura Fathma, gridò Omar. Uno, due... S'udirono due detonazioni.
Se posso fuggire senz'essere visto da quell'uomo, sono salvo, mormorò l'arabo. La notte cala, la foresta è vicina e i beduini sono nel sotterraneo. Mi caccierò in mezzo ai cespugli e sfido i cani a trovarmi. Ah! Elenka, guai a te se riesco a sorprenderti nel tugul dell'adorata mia Fathma!
Chiede di venir introdotto da Cesare e gli rispondono con parole di scherno; domanda di potergli esporre le proprie ragioni; di poter affrontare, a testa alta, lui, il capo temuto e rispettato dei beduini, il capo temuto e potente dei romani, ma gli si risponde con una risata.
Aiuto, Hassarn, urlò Abd-el-Kerim, cercando respingere gli assalitori. Tre o quattro fucilate scoppiarono verso il campo e s'udirono le sentinelle gridare l'allarme. Una seconda scarica mandò a gambe levate due beduini. Non vi era da perdere un solo istante; un forte drappello di Egiziani si avanzava a passo di corsa colle baionette in canna e alcuni basci-bozuk bardavano in furia i cavalli.
I beduini vegliavano nella pianura e la condussero innanzi a El-Garch proprio nel momento che Notis svegliato di soprassalto dalla voce di Fit Debbeud, appariva sul piazzale. Fratello e sorella, appena si scorsero si precipitarono nelle braccia l'un dell'altra, stringendosi quasi con rabbia e si guardarono mutamente per alcuni minuti con gli occhi scintillanti di collera e di gioia.
Parola Del Giorno
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