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Continua nella direzione di quelle scariche. Vede palazzi messi a sacco; anarchici, i quali, invece di combattere, cercano di mettere in salvo il bottino; hanno predicato teorie comunarde; hanno dichiarato che la propriet

Al secondo piano, Lazzari, Valsecchi, Zavattari, qualche altro socialista, parecchi anarchici e il direttore dell'Osservatore Cattolico, il quale occupava la stanza N. 10, colla finestra sul tetto che gli lasciava entrare l'aria, il vento e la pioggia. Il primo temporale della seconda notte lo obbligò a salvarsi dall'acqua torrenziale che lo aveva sorpreso in letto in mutande.

I maledetti borghesi ed i socialisti ufficiali hanno certo approfittato della rivoluzione per saccheggiare le chiese e riversare la colpa sugli anarchici. Egli odia la religione e le chiese, che vorrebbe distrutte; ma non è questo il modo di procedere; non è così che si promuovono gl'interessi dell'anarchia. La rivoluzione deve procedere seria, dignitosa. Entra. La chiesa è profanata.

La rivoluzione è riuscita? No. No? domandò con accento di amarezza. Il governo la ha soffocata. Governo maledetto! Scorse molto sangue? . Anarchico? Borghese in modo speciale. Viene a rilevare a furia di domande, che gli anarchici hanno bruciato chiese e palazzi, rovinato e saccheggiato case, ucciso preti, frati, monache e molti, molti innocenti.

Egli stenta a prestar fede ai suoi occhi. Gli scassinatori, i ladri, non sono grassi borghesi, non socialisti e neppure la teppa, che approfitta della rivoluzione per sfogare le proprie passioni, ma i suoi anarchici, i più caldi aderenti delle teorie più azzardate. Egli freme dallo sdegno, Vergognatevi! esclama. Vergognati tu! è la risposta Così si risponde ad un capo? domanda fremendo.

Mentre la Francia trascinata dall'ultima forma del cesarismo napoleonico a combattere l'unificazione della Germania per un falso ricordo della politica di Richelieu e di Luigi XIV, sostenendo il papato e rinnegando nella propria tradizione lo spirito rivoluzionario, era stata schiacciata dal maggiore dei disastri, e dibattendosi convulsamente fra le insidie degli ultimi legittimisti e le violenze dei recenti anarchici abbandonava la direzione della politica europea per costituire la propria repubblica; mentre la Germania, avendo d'uopo ancora per unificarsi della più arcaica forma imperiale, doveva tergiversare a ogni ora in ogni questione, smentendo ed usando tutti i principii al coordinamento politico del proprio fatto; mentre l'Austria minata dal germanesimo e dal panslavismo, povera, eterogenea, battuta, non aveva conservato altra unit

Ode un rumore di ciabatte ode una voce senile, carezzevole che gli dice: Non si agiti! Il medico non lo permette. Dove sono? Presso amici. Anarchici? Ella è anarchico? domanda la voce. Uno dei capi. Abbiamo vinto. Calma, calma! Non si agiti. Il medico vuole la calma. Il suo stato è gravissimo; ma ne uscir

Poche ore dopo la sentenza, gli anarchici vennero mandati a Finalborgo, e i giornalisti partirono il giorno seguente, cioè alle 11 della sera del ventitrè. Alla Stazione Centrale, c'era una folla enorme ch'era riuscita a sapere l'ora della partenza. Ma i carabinieri fecero entrare i condannati dalla parte opposta evitando di passare sulla prima piattaforma, piena di amici che volevano salutarci.

Il pensiero, che bisognava rompere ogni ceppo lo ossessionò. Passò tra gli anarchici estremi e fu estremo tra di loro. Non condivideva le idee dei più. Essi volevano propagandarle colla parola, colla stampa, coi giornali. Egli non trovava questi mezzi sufficienti; voleva che si passasse alle vie di fatto, alle bombe, al pugnale, alla rivoluzione. Bisognava spazzare chi la pensava diversamente; mettere rapida fine all'attuale societ

Gli avvenimenti in Italia in ordine al tempo e allo spazio dicono che i moti di Sicilia e i crimini anarchici servirono di comodissimo pretesto per colorire il programma della reazione, ciò che prova luminosamente che la salus patriae fu invocata in malafede.