Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 22 maggio 2025
Emilia, agitatissima, lo pregò di spiegarsi meglio. «Lo farò,» ripigliò egli, «se voi sarete convinta che solo l'interesse ch'io prendo per voi, mi ha indotto a parlarvene... Io mi trovo in una posizione delicata, ma il desiderio di esservi utile deve vincere tutto il resto. Volete voi aver la compiacenza d'informarmi in qual modo conosceste il signor Valancourt?»
Le orazioni durarono molto tempo; i baci fervorosi furono ripetuti, si segnò ancora prima di coricarsi; ma con tutto ciò la signorina passò una notte agitatissima. La sua mente era presa dal giovane filodrammatico e il sonno tardava a venire. Pensava, con dispetto, alla superba sicurezza dell'Ottavia e alle parole della Nena che l'avevano offesa, quantunque alludessero alla signora Veronica.
E se i reclami fossero fatti in modo, ch'ei potesse respingerli?... E se veniva soprattutto a sapere della missione affidata al conte.... Eppure, come sempre, non era pentita. Nulla poteva abbattere il suo coraggio; pochi uomini possedevano la sua fermezza; così era agitatissima ma risoluta. Attendeva. Il duca si assentava sovente.
Sua zia mi manda qui per parlarle di affari!... Se ha la cortesia di ricevermi, mi sbrigherò presto. Devo tosto ripartire per Milano. Disse senza badare allo Svarzi, come non fosse stato lì. Lasciò passare la fanciulla, che entrò in casa tutta pallida e agitatissima, e la seguì.
Nora non rispose: continuò a camminare, sempre diritta, dimenandosi elegantemente colla bella persona. Nora!... Nora!... esclamò il povero ragazzo, con un'espressione appassionata, disperata, in cui c'era tutta l'anima sua, tutta la vita sua. L'altra si fermò di colpo. Poi cominciò a parlare concitata, agitatissima.
Ma, a proposito, che fa adesso quel caro signor Valancourt? Sta bene?» Emilia, agitatissima, non le rispose; Teresa continuò: «Dio lo ricolmi di benedizioni! Mia cara padrona, di grazia, non siate meco così riservata; credete voi ch'io non sappia ch'egli vi ama? Quando foste partita, veniva sempre al castello. Com'era afflitto!
Lo so che non sono degna di voi, che meritate ben più dell'amore di una povera maestra, ma vi dò tutto quello che ho, tutto, tutto, o mio sogno! Mancava il secondo foglio di questa lettera. Diletto Alberto, Perchè non mi scrivete? Ho passato una notte agitatissima, senza chiuder occhio.
Vederti, baciarti, stringerti, accarezzarti, tormento, tortura, veleno! Mabima, gli odori della tua carne azzannano la mia carne! Mabima, ti voglio! Mabima, non dimenticare la tua promessa! agitatissima. Quale promessa? Qui, qui, su questa bocca mia, fra queste mie braccia, tu, tu, Mabima, mi hai promesso di essere la mia sposa! Non sono dunque più il tuo poeta... il dolce poeta di Fusah?...
Egli arrivò così a Valduria col proponimento di scendere nelle gallerie sotterranee appena si fosse cambiato vestito. Odoardo era in giro per la miniera; Maria invece era in casa occupata a rimendare un abito di suo fratello. Come spesso le accadeva, ella era tranquilla d'aspetto, agitatissima di spirito.
Era agitato... e lo diveniva sempre più... Pallido, commosso, senza sapere ciò che doveva fare, si alzò... Si appoggiò ad una tavola, e rimase immobile. La signora Lorini, benchè agitatissima ella pure, si scosse prima di lui; prima di lui ruppe il silenzio. Ebbene? Marco? mormorò; perchè tale agitazione, tale perplessit
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca