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Con che ansia, adolescente allievo del collegio di marina, aveva aspettato il giorno del suo primo imbarco! Con che passione aveva fatto il suo primo viaggio, quindici anni addietro! Lo aveva sentito cantare e sospirare, fremere, urlare e ruggire, quel mostro immane dai grandi occhi verdi e dal dorso di spume! E lo aveva ammirato nella molteplicit

A Mondovì il giovinetto Filippo Bertone era citato come un genio nascente. Suo padre, facendo sforzi inauditi per metter d'accordo volere e potere, lo avea mandato agli studi in Torino. E il nostro adolescente, che amava svisceratamente suo padre ed era al fatto dei sacrifizi della famiglia per lui, aveva vissuto otto mesi a Torino, cioè a dire tutto l'anno scolastico, senza oltrepassare le quattrocento lire di spesa, tra alloggio, vitto e quel po' di bucato. Era un miracolo di risparmio, per verit

Enrico ascoltava il Sappia con quel lieve sorriso adolescente che vuol dire un'infinit

San Bruno adolescente! soggiunse il padre Ottaviano. Dite piuttosto santa Teresa, o qualche altra santa claustrale; entrò a dire il padre Marcellino.

Frattanto, il monachino biondo avrebbe ricavati i disegni di tutta quella ricca collezione scientifica. Udendo i discorsi del padre Anacleto, egli si rallegrava in cuor suo di possedere quel piccolo talento del disegno, un talento che non faceva chiasso, ma che per contro era altrettanto più utile, e che tramutava lui, adolescente accettato per grazia al convento, in un personaggio necessario.

Una... due... tre sorsate di vin denso!... Ch'io beva, ch'io beva ancora, prima di riprendere il vasto fiato del mio canto!... I bei Tramonti dagli artigli d'oro e dalle criniere di fiamma, i Tramonti accosciati sulla soglia degli orizzonti come leoni dalle fulve zampe distese, lungamente straziarono la mia carne adolescente.

L'Adelantado conduceva seco il secondo figliuolo dell'Almirante; savio e costumato adolescente, allora nei diciassette anni, che aveva partecipato alle fortunose vicende del quarto viaggio. Si chiamava Fernando, l'adolescente; Fernando, come il re; ma non gli valse altrimenti che ad ottenere un altro sacco di buone parole.

Il ragazzo però crebbe adolescente, l'adolescente si fe' giovane, ed il paggio passò a scudiero. Un matto cappellano, che fabbricava versi come il cuciniere i pasticci a torre, si aveva tolta la pena di ficcargli nel cranio alcun buon migliaio di frasi latine, e gl'insegnava la gramatica, la teologia, la geometria.

Giovane od anzi adolescente, dissoluto e scellerato, Benedetto non fu sofferto da' romani, che gli contraposero per poco un Silvestro III, poi Gregorio VI, un pio e sant'uomo; dal quale fin d'allora trovasi innalzato nella curia romana quell'Ildebrando, che dominò non essa sola, ma tutta la sua etá quasi sempre d'allora in poi.

Salutato costui e lasciatogli le sue istruzioni, preso commiato dalla adolescente sposa di lui, che sperò invano di ritenerlo qualche ora, mosse per San Domenico alla porta di Santo Stefano, fuor della quale lo attendeva Pietro Gentile colla scorta dei balestrieri a cavallo. Ed era anche l