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"Dunque queste parole non si attaccano, a voi," disse il Re, guardando con la bocca sorridente tutt'intorno al Tribunale. E vi fu gran silenzio. "È un bisticcio!" soggiunse il Re, con voce irata, e tutti allora risero. "Che i giurati ponderino il loro verdetto," ripetè il Re, forse per la ventesima volta in quel giorno. "No, no!" disse la Regina. "Prima la sentenza poi il verdetto."

L'udienza fu per quel giorno terminata. All'indomani, la folla aumentò ancora. Si trattava di sentire la requisitoria del Pubblico Ministero, la difesa ed il verdetto. La sorte fu favorevole all'accusata: il Pubblico Ministero si mostrò assai indulgente, mite per lei; l'avvocato la difese con tanto calore, che persino i giurati avevano le lacrime agli occhi.

Sul mio onore, e sulla mia conoscienza il verdetto dei giurati è questo: Primo reato. L'accusato Angelo Pugliesi è colpevole come capo d'associazione di malfattori, per avere nel corso degli anni 1864-1865 comandato un'associazione di malfattori in numero non minore di cinque, organizzata all'oggetto di delinquere contro le persone e le propriet

Come si chiama la deliberazione del giurì? Verdetto. Questa parola significa forse l'obbligo nei giurati di colpire nel vero? Nossignore. Questa parola significa semplicementevero che i giurati hanno detto quel che hanno detto!"... Che cos'è dunque il verdetto? È la cosa meno seria, fra le cose serie di questo mondo. Eccoti qui, tra le mie mani, sotto i miei occhi.

La condanna scagliata dai Cristiani contemporanei contro l’editto di Giuliano passò in giudicato anche pei secoli seguenti, divenne un verdetto irrivedibile, ed oggi ancora costituisce uno dei capi d’accusa contro l’utopistico imperatore. Ma tale condanna, certo, giustificabile dal punto di vista dell’apologia cristiana, può sostenersi se guardata con la serena imparzialit

Il Re impallidì, e chiuse il taccuino in fretta. "Ponderate il vostro verdetto," disse, rivolgendosi a' giurati, ma con voce sommessa e tremolante. "Maest

La faccia colle ali muoveva le labbra. Valeria sapeva bene cosa faceva movendo le labbra così, ma non poteva ricordarlo... L'uomo rosso disse ancora: Inutile! e si drizzò. «Inutile». Quella parola non comunicò nulla di preciso alla coscienza di Valeria; ma nel suo corpo vi fu qualche cosa che fremette in responso a quel verdetto.

Lo Zola risponde al verdetto dei suoi giurati, con un libro, con un'opera d'arte che è anch'essa un gran grido. Viva la giustizia!

Quella sera al teatro Scalvoni e Barbetta si rappresentava una grandiosa tragedia-ballo in venti atti e sessantotto quadri, intitolata la Caduta di un Gran Proposto, ossia il tremendo verdetto della Giustizia divina per opera d'uno specillo galvanico. Verso le ore sette, una ondata di oltre cinquantamila spettatori irrompeva nel gran teatro popolare.

Ed ella diceva che sarebbe morta prima, appena inteso il verdetto del medico milanese, se non avesse voluto metter ordine alle sue faccende e riveder l'amico buono e fidato ch'ella aveva offeso e che meritava di ricevere il suo atto supremo di contrizione. Indi, accennando ai loro recenti colloqui, ella ricercava le cause che avevono impedito la pienezza delle sue confidenze.