United States or Serbia ? Vote for the TOP Country of the Week !


«Tria sunt difficilia, quarum penitus ignoro: viam aquilae in coelo, viam colubri super petram, viam viri in adolescentia sua». ECCLES.

CORONA. Piú di te. PAOLA. Di me, ch'io gli son madre? CORONA. Ed io doppia sorella. PAOLA. Non l'ami tu giá dunque, se doppia gli sei. CORONA. La causa? PAOLA. Tant'è dir «doppio» quanto «falso». CORONA. Or su, non motteggiamo, prego! Sales animo languenti amarae sunt. PAOLA. In che modo gli sei dunque doppia sorocchia? CORONA. Carnale e spirituale. PAOLA. Carnale bene, spirituale non piú giá.

Io mi rivolsi ’n dietro allora tutto a’ miei poeti, e vidi che con riso udito avëan l’ultimo costrutto; poi a la bella donna torna’ il viso. Purgatorio · Canto XXIX Cantando come donna innamorata, continüò col fin di sue parole: ‘Beati quorum tecta sunt peccata!’. E come ninfe che si givan sole per le salvatiche ombre, disïando qual di veder, qual di fuggir lo sole,

E a la sedia che fu gia` benigna piu` a' poveri giusti, non per lei, ma per colui che siede, che traligna, non dispensare o due o tre per sei, non la fortuna di prima vacante, non decimas, quae sunt pauperum Dei, addimando`, ma contro al mondo errante licenza di combatter per lo seme del qual ti fascian ventiquattro piante.

Poi 'l tempo c'ha cent'ale a gli omeri, a le mani, al capo, ai piedi, ch'ora sotterra giace in le catene, verria stôrti dal bene ch'oggi lieto godi e te 'l possedi; e ne faria soi giorni e mesi eredi. «Quanto maiora beneficia sunt hominibus constituta, tanto graviora peccantibus iudicia». CHRYS.

¹ Flante Deo... dentes catulorum leonum contriti sunt.

Io mi rivolsi ’n dietro allora tutto a’ miei poeti, e vidi che con riso udito avëan l’ultimo costrutto; poi a la bella donna torna’ il viso. Purgatorio · Canto XXIX Cantando come donna innamorata, continüò col fin di sue parole: ‘Beati quorum tecta sunt peccata!’. E come ninfe che si givan sole per le salvatiche ombre, disïando qual di veder, qual di fuggir lo sole,

Sunt etiam nonnulli quos supra memoravimus libri, varia doctrina permixti, et maxime volumina epistolarum. In Theologia vero magis pura et antiqua magis, annotationes in sacra eloquia. In ea vero quae apud Parisios colitur, defensio Apologiae Ioan. Pici patrui, adversus Petri Garsiae calumnias: et quaestio de Astrologia: et resolutio supremae potestatis ecclesiasticae: et alia nonnulla sparsim.

Io mi rivolsi 'n dietro allora tutto a' miei poeti, e vidi che con riso udito avean l'ultimo costrutto; poi a la bella donna torna' il viso. Purgatorio: Canto XXIX Cantando come donna innamorata, continuo` col fin di sue parole: 'Beati quorum tecta sunt peccata!. E come ninfe che si givan sole per le salvatiche ombre, disiando qual di veder, qual di fuggir lo sole,

Alla qual cosa dee ciascuno senza alcuna difficultá divenire, leggendo quello che ne scrive Platone, uomo di celestiale ingegno, nel fine del prologo del suo Timeo, per dicendo: «Nam cum omnibus mos sit et quasi quaedam religio, qui vel de maximis rebus, vel de minimis aliquid acturi sunt, precari divinitatem ad auxilium; quanto nos aequius est, qui universitatis naturae substantiaeque rationem praestaturi sumus, invocare divinam opem, nisi plane quodam saevo furore atque implacabili raptemur amentia?». E, se Platone confessa , piú che alcun altro, avere del divino aiuto bisogno, io che debbo di me presumere, conoscendo il mio intelletto tardo, lo 'ngegno piccolo e la memoria labile?