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Qui erano gli ultimi e piccioli campi di segale e di colza, chiusi da stecconati di legno, dopo i quali la stradina procedeva tra basse siepi fino a un gruppo di capanne basse dal tetto di lavagna, che parevano appiattarsi sotto la misteriosa protezione di un gruppo di piante gigantesche.

Passando per una stradina solitaria, vidi nelle vetrine d'una chincaglieria un assortimento di coltelli così spropositatamente larghi e lunghi e stravaganti, che mi venne il desiderio di comprarne uno. Entrai, me ne fu schierata una ventina sotto gli occhi, ed io me li feci aprire uno per uno. Ad ogni scatto di lama indietreggiavo d'un passo.

Giro intorno al bacino, passo sur un piccolo ponte di legno bianco come la neve, infilo una stradina, guardo.... Broek! Broek! Broek! Lo riconosco, non ci può esser dubbio, non può esser altro che Broek!

Accanto alla rosa del Bengala, verdeggiava il nespolo del Giappone: filari di novelle viti di Borgogna correvano lungo gli scaglioni, alternandosi a spallierati di pere invernali che avevano rinomanza sul lago; le rive dei praticelli intermedi tra cui volgevasi una stradina polita e pastosa erano sostenute e continuamente incorniciate da un cordone di tufo scavato a foggia di cassette e dentro, a seconda delle esposizioni, il bravo giardiniere vi aveva coltivato le piante più rare, le acute spade dell'iride, i bulbi spinosi dei cacti, le felci filiformi e arborescenti, i delicati e cascanti capelveneri, le tredescanzie pioventi, chiazze giallastre e calde di nasturzi, sassifraghe dai fiorellini rosei, orchidee dai gambi contorti e carnosi: e sugli angoli dei viali e nel bel mezzo del clivo macchie di cupe sabine, o di evonimi dal verde tenace, o una magnolia dalla foglia lucente, o un giovine abete dai bruni festoni che rigavano il fondo aperto dell'aria.

E quando fu buio del tutto, tolse sulle spalle il contrabasso, e appoggiato a un bastone di montagna, prese una stradina a man destra, svoltò in un'altra e si avviò per quella che costeggia il taglietto di Silz, deserta in quell'ora come ogni altro viottolo del monte.

E sarei partito in fatti, se in buon punto non mi fossi ricordato che avevo in tasca una lettera di raccomandazione per due giovani di Cordova, fratelli d'un amico mio di Firenze. Smisi il proposito di partire e corsi subito a cercarli. Quanto risero, quando io dissi loro l'impressione che Cordova mi faceva! Mi proposero d'andar subito a vedere la Cattedrale, infilammo una stradina bianca, e via.

Verso mezzogiorno, passando per una stradina solitaria, vidi scritto sul muro d'una casa, accanto a un'iscrizione romana: Casa de huespedes. Almuerzos y comidas; e leggendo, sentii lo stimolo, come dice il Giusti, di bassa fame, che deliberai di saziarla in quel qualunque bugigattolo al quale m'ero abbattuto. Infilai una porticina, mi trovai in un patio.