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Presto Maddalena, ajutami a portar fuori il mio banchetto, al diavolo queste ciabatte, spazza via tutta sta roba che sa di pece, ma ti pare che si possa ricevere così un conte, un milionario? Il buon uomo s'affaccendava davvero a porre in assetto la camera. Zio mio, devo credere? domandò Flavio stendendo la mano a pap

Sempre chiacchiere, sciocchezze e maldicenza, con questo solo divario che nelle parole si trova qualche volta un po' di spirito e nelle scritture si trova qualche volta un po' di grammatica... All'inverno vado a Milano, perchè a Lecco non si spazza bene la neve... passo il tempo al teatro o al caffè Martini, o in galleria... Ah! tu all'inverno vai a Milano? Sicuro.

A voi s'imponeva la stessa tirannide e la spazzaste come la fantesca spazza le immondizie. Noi soli!... garruli, pieni di preterizioni, vani, millantando glorie, libert

Lina, piangeva dirottamente, senza poter rispondere a lei che amava tanto! «E tu, mio fidanzato, mio sposo! me li concederai questi titoli per me preziosi, e lo puoi: perchè la morte spazza fin le sozzure! Se no, ti avrei confessato esser io contaminata, e di te indegna! Io..... l'ancella d'un prete!..... Io la prostituta!.....»

Io. Vengo! Vengo! Aspettate.... Ma chi vi spazza via? Quale raffica ha bruscamente arrotolati tutti i tappeti e rapidamente nascosti orpelli e tamburelli, come fanno i saltimbanchi quando vengono le guardie?... Non vedo più davanti a me che una mandra di colli rossastri e rosati.... Trotterellano spaventati come pecore, affrettandosi verso l'immensit

Eppure questo vento spazza il cuore e lo ringiovanisce, mentre giù nelle vie fa troppo caldo.... Un caldo sporco, puzzolente e untuoso!...

Il partito rivoluzionario si agitava quale vulcano in eruzione e distruggeva tutti gli ostacoli come lava che spazza via selve, vigneti e messi finchè non si trovi al fondo. Societ

Il vento con gomitate e rabbuffi spazza via all'orizzonte l'ultima nuvola rossa-nera-avvinazzata poi passando leviga la vallata davanti a noi, purissima conca di smalto verde. Vasca tiepida per raffinatissimi piaceri di carni ignude. Una voce di donna sale da un prato e dondola sopra di noi, morbida amaca. A sinistra rombi di cannonate lanciate a cavallo dei lontani monti trentini.

Ella gli pone il servo de l'odio e de l'amore, acciò che purifichi il luogo suo: unde el odio del vizio e della propria sensualitá spazza l'anima, e l'amore delle virtú l'addorna; tra'ne ogni dubbitazione, privandola del timore servile e dálle sicurtá con timore sancto. Tucte le virtú, tucte le grazie, piaceri e dilecti che sa desiderare truova l'anima che piglia per sposa la reina della povertá.

E, a furia di così miseri mezzi e mezzucci, siamo arrivati a perdere e a far perdere al pubblico il vero senso dell'arte e della bellezza. Lo so, tutto questo è passeggero. Lo spirito umano, presto o tardi, riprende i suoi diritti e spazza via quel che non corrisponde alle sue leggi supreme; ma il male non è meno deplorevole per ciò, e può lasciare lunga traccia.